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Sabato, 20 Aprile 2024
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Basta accoglienza, la Danimarca manderà i richiedenti asilo fuori dall'Europa

Continua la linea dura dell'esecutivo socialdemocratico: "Speriamo che le persone così smettano di chiedere protezione da noi". Critiche dall'Onu e dall'Ue

In Danimarca continua la linea dura contro l'immigrazione. Il parlamento di Copenaghen ha approvato una legge che istituisce centri per richiedenti asilo fuori dai confini europei dove i soggetti sono trasferiti mentre la loro pratica viene esaminata. La proposta, avanzata dalla premier social-democratica Mette Frederiksen, è passata con 70 voti a favore e 24 contrari.

Critiche da Ue e Onu

"Se fai domanda di asilo in Danimarca, sai che verrai rimandato in un Paese al di fuori dell'Europa, e quindi speriamo che le persone smettano di chiedere asilo da noi", ha detto all'emittente DR Rasmus Stoklund, il portavoce del partito. Ma il provvedimento è stato criticato sia dalle Nazioni unite che dall'Unione europea. L'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr) ha avvertito il mese scorso che la mossa potrebbe innescare una "corsa al ribasso" se altri Stati seguissero l'esempio. "Tali pratiche minano i diritti di coloro che cercano sicurezza e protezione, li demonizzano e li puniscono e possono mettere a rischio le loro vite", ha dichiarato Gillian Triggs, assistente alto commissario. "Il trattamento esterno delle richieste di asilo solleva questioni fondamentali sia sull'accesso alle procedure di asilo che sull'effettivo accesso alla protezione", ha affermato un portavoce dell'esecutivo comunitario, secondo cui deportare fuori dall'Ue i rifugiati "non è possibile in base alle norme o alle proposte dell'Ue esistenti nell'ambito del nuovo patto per la migrazione e l'asilo".

La nuova legge

A marzo scorso aveva già fatto discutere il fatto che Copenaghen avesse stabilito che ora la Siria è un posto sicuro, aprendo la strada al rimpatrio di tutti i siriani accolti dopo essere sfuggiti alla guerra nel Paese. In base alla nuova legge, i richiedenti asilo devono presentare la domanda di persona al confine danese per essere poi trasferiti in un Paese extra-europeo in attesa della valutazione del caso da parte della nazione ospitante. Se la domanda viene accettata, possono continuare a vivere nel Paese terzo dove si trovano ma non in Danimarca; se la domanda è respinta vengono rimpatriati. Al momento nessun Paese ha già acconsentito a partecipare allo schema danese ma Copenaghen ha riferito di essere in negoziati con 5-10 Paesi, senza precisare quali. Secondo la stampa, ci sarebbero in lista Egitto, Eritrea, Etiopia e anche il Ruanda. Le trattative sono gestite dal ministro dell'immigrazione danese, Mattias Tesfaye, il cui padre era un immigrato etiope. Il numero di rifugiati in cerca di asilo in Danimarca è sceso costantemente negli ultimi anni arrivando a a poco più di 1.500 richiedenti lo scorso anno dopo un picco di oltre 21mila nel 2015, quando più di un milione di rifugiati arrivarono in Ue.

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