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Venerdì, 29 Marzo 2024
Le indagini / Germania

Cosa sappiamo del crollo dell'Aquadom di Berlino

"Se tutto fosse accaduto solo un'ora più tardi, avremmo avuto un terribile bilancio di vittime"

Sono ancora da chiarire i motivi dell'improvvisa rottura dell'AquaDom di Berlino, considerato il più grande acquario cilindrico al mondo, esploso improvvisamente la mattina di ieri venerdì 16 dicembre poco prima delle sei. L'incidente ha liberato un milione di litri d'acqua, scaraventando fuori e uccidendo quasi tutti i 1500 pesci tropicali contenuti nell'enorme vasca che dal 2004 faceva mostra di se nella hall dell'hotel Radisson Blu, nel complesso commerciale e attrattivo DomAquarée, a pochi passi da Alexanderplatz.

È esploso il più grande acquario cilindrico del mondo: il video 

La polizia è intervenuta subito insieme a un centinaio di pompieri e ha escluso possa essersi trattato di un attentato. Due persone sono rimaste ferite, colpite dalle schegge, e sono state curate in ospedale mentre il piano terra dell'hotel è stato completamente devastato dall'ondata d'acqua, che si è poi riversata in strada e in alcuni negozi e locali vicini, causando anche la chiusura del traffico.

I resti dell'aquadom di Berlino

"Una fortuna nella sfortuna", ha commentato da parte sua la sindaca di Berlino, Franziska Giffey, spiegando che "se tutto fosse accaduto solo un'ora più tardi, avremmo avuto un terribile bilancio di vittime" a causa dello "tsunami" che si è sprigionato. Un ulteriore pericolo, infatti, era rappresentato dall'esistenza di un ascensore all'interno del cilindro-acquario che permetteva ai visitatori di osservare le acque tropicali da vicinissimo.

Pesci AquaDom di Berlino

Diversi media tedeschi suggeriscono l'ipotesi di un cedimento strutturale: la ministra dell'Interno della città di Berlino, Iris Spranger, ha premesso che le indagini sono ancora in corso ma che i primi segnali indicherebbero un problema di "usura dei materiali". Union Invest - un fondo d'investimento immobiliare che possiede tutto il complesso - ha dichiarato al quotidiano tedesco Bild che lo spessore della parete esterna del cilindro in acrilico era di 22 centimetri nella parte inferiore e di 18 nella parte superiore. La temperatura dell'acqua dell'acquario sarebbe stata tra i 26 e i 27 gradi. "Dopo 15 anni di utilizzo, due anni fa l'acquario è stato sottoposto a una revisione generale". La sindaca Giffey ha sottolineato che vuole chiarezza sull'incidente. Una cosa è certa: periti ed esperti dovranno spiegare come si sia potuti giungere ad un crollo così inaspettato e pericoloso.

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