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Giovedì, 25 Aprile 2024
Allargamento / Croazia

La zona Euro si allarga: la moneta unica arriva in Croazia

Dall'1 gennaio Zagabria entrerà a far parte anche dell'aerea Schengen

Con il nuovo anno, gli Stati dell'Eurozona avranno un nuovo membro: la Croazia. Nel Paese dell'ex Jugoslavia, a partire dall'1 gennaio, l'Euro diventerà la moneta nazionale, e sostituirà progressivamente la Kuna. L'arrivo del 2023 segnerà anche l'ingresso della Croazia nell'area Schengen. 

Per un Paese che è stato l'ultimo, tra i 27 attuali, a unirsi all'Unione europea si tratta di una doppia adesione quasi da record (tanto più se si pensa che Romania e Bulgaria sono ancora fuori dalla zona di libera circolazione). Il percorso di Zagabria è iniziato nel 2000 con l'arrivo al potere delle forze europeiste e democratiche, dopo gli anni Novanta segnati dalla sanguinosa guerra per l'indipendenza. La Croazia ha poi aderito nel 2009 alla Nato e dal primo luglio 2013 è membro dell'Unione europea.

L'Euro

Da domenica 1 gennaio 2023, l'Euro sostituirà gradualmente la Kuna come valuta della Croazia. La vecchia moneta croata sarà scambiata a un tasso di conversione di 1 euro per 7,53450 kune. Le due valute verranno utilizzate l'una accanto all'altra per un periodo di due settimane. Quando si riceve un pagamento in Kune, il resto sarà dato in Euro. "Ciò consentirà un progressivo ritiro della Kuna dalla circolazione", scrive la Commissione. Il 70% degli sportelli automatici in Croazia distribuirà banconote in Euro da domenica, mentre il restante 30% dovrà adeguarsi entro due settimane.

Per evitare che il passaggio da una moneta all'altra possa comportare incrementi nei prezzi ingiustificati, è stato adottato un Codice etico per le imprese, ma lo Stato croato si è impegnato anche a rafforzare i controlli. "L'Euro offrirà vantaggi pratici ai cittadini e alle imprese croati. Semplificherà i viaggi e la vita all'estero, aumenterà la trasparenza e la competitività dei mercati e faciliterà il commercio - scrive la Commissione - Le banconote e le monete in Euro diventeranno anche un simbolo tangibile per tutti i croati della libertà, della convenienza e delle opportunità che l'Ue rende possibili. Il sostegno pubblico all'Euro rimane molto forte, con un'ampia maggioranza di cittadini che ritiene che la moneta unica sia un bene per l'Ue nel suo insieme e per il proprio Paese".

Schengen

La zona della libera circolazione delle persone ha visto il suo ultimo allargamento nel 2008, quando vi aderì la Svizzera, e con l'ingresso della Croazia conterà 27 Paesi (23 Ue più Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein) con 420 milioni di abitanti. Da inizio 2023 saranno aboliti tutti i controlli ai confini terrestri con la Slovenia e l'Ungheria, e quelli marittimi con l'Italia, mentre per il traffico aereo si dovrà aspettare fino al 26 marzo, quando scatterà l'orario di volo estivo. In totale saranno soppressi 73 valichi di confine terrestri e 12 nei porti marittimi.

L'assenza di controlli porterà notevoli risparmi e faciliterà il commercio, fatto particolarmente importante per il forte settore turistico croato che ne trarrà vantaggio dato che la maggior parte dei turisti proviene dai Paesi Schengen. Ad avvertire vantaggi immediati saranno anche gli esportatori di cibo fresco, specie del pesce, dalla costa dalmata e istriana verso l'Italia. Allo stesso tempo, verranno rafforzati i controlli ai confini esterni dell'Ue, quelli con la Bosnia-Erzegovina, la Serbia e il Montenegro, in totale quasi 1.350 chilometri, dove già nei giorni scorsi sono state registrate lunghissime code per l'ingresso in Croazia. Si tratta del confine esterno più lungo di tutti i Paesi dell'Ue.

Alcuni giorni fa il primo ministro Andrej Plenković ha voluto sottolineare che la Croazia né in passato né ora, con l'ingresso a Schengen, ha mai voluto "erigere barriere, recinzioni e tanto meno fili spinti ai confini con la Bosnia", Paese sulla rotta migratoria balcanica. "Al contrario - ha spiegato - in cooperazione stretta con la polizia bosniaca, ci vogliamo impegnare per fare il massimo per prevenire l'immigrazione illegale".
 

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