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Mercoledì, 17 Aprile 2024
L'allarme dell'Oms

Il Covid non è sparito: in Ue casi triplicati e ospedalizzazioni raddoppiate

L'Organizzazione Mondiale della Sanità accusa i governi europei di aver abbassato la guardia, esorta a vaccinare le categorie a rischio e a continuare il monitoraggio dei contagi

La pandemia di Covid-19 è tutt'altro che finita. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha messo in guardia i governi europei sulla situazione epidemiologica che sta vivendo il Vecchio Continente, e ha esortato i governi a prepararsi alla sfida del prossimo autunno e inverno.

La "situazione attuale", ha dichiarato il direttore dell'ufficio regionale dell'Oms in Europa, Hans Henri P. Kluge, è che "la regione europea ha visto triplicare i nuovi casi nelle ultime 6 settimane, con quasi 3 milioni di contagi segnalati la scorsa settimana, che rappresentano quasi la metà di tutti i nuovi casi a livello globale. Sebbene i numeri delle intensive restino al momento "relativamente bassi", Kluge aggiunge che " poiché i tassi di infezione nei gruppi più anziani continuano ad aumentare, l'Europa continua a vedere quasi 3mila persone che muoiono di Covid ogni settimana".

"Ora è perfettamente chiaro che ci troviamo in una situazione simile a quella dell'estate scorsa", ha dichiarato. "Con l'aumento dei casi assistiamo anche a un incremento dei ricoveri, che non potrà che aumentare nei mesi autunnali e invernali, quando le scuole riaprono, le persone tornano dalle vacanze e l'interazione sociale si sposta al chiuso con l'arrivo del freddo", ha riassunto Kluge. Questa prospettiva rappresenta una "sfida enorme per gli operatori sanitari di tutti i Paesi, già sottoposti a enormi pressioni per aver affrontato crisi ricorrenti dal 2020".

La strategia raccomandata dall'Oms è quella di aumentare il tasso di vaccinazione, somministrare un secondo richiamo alle persone immunocompromesse di età superiore ai cinque anni, e prendere in considerazione una seconda vaccinazione di richiamo per alcuni gruppi a rischio almeno tre mesi dopo l'ultima dose. L'Oms ricorda che è necessario promuovere l'uso di maschere facciali in ambienti chiusi e sui mezzi di trasporto pubblico, ventilare gli spazi pubblici affollati e attuare protocolli di trattamento rigorosi per le persone a rischio di malattia grave. Inoltre, raccomanda di sostenere queste misure rafforzando i laboratori per la diagnosi rapida e il monitoraggio della diffusione delle varianti e promuovendo ulteriormente l'uso di metodi di test rapidi.

Per l'Oms le autorità nazionali devono continuare a monitorare e seguire l'evoluzione del virus, che rimane altamente imprevedibile. "La maggior parte dei Paesi della regione europea ha interrotto o ridotto notevolmente la sorveglianza, e questo è pericloso", ha accusato Kluge.

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