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Martedì, 16 Aprile 2024
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“Covid-19 rischio medio per i lavoratori”. Ecco il motivo della controversa scelta Ue

Socialisti e Verdi si astengono dopo aver criticato la classificazione del coronavirus come pericolo di livello 3 sulla scala da 1 a 4. M5s e Sinistra contrari

Con il via libera da parte del Parlamento europeo, il Covid-19 entrerà nell’elenco degli agenti biologici previsti dalla direttiva Ue sulla protezione dei lavoratori, ma con un tasso di pericolosità inferiore al livello massimo. La scelta della Commissione di introdurre il ‘nuovo’ coronavirus nell’architettura legislativa europea di sicurezza sul lavoro come rischio di livello tre su una scala da uno a quattro aveva attirato le critiche dell’intera sinistra europea e del Movimento cinque stelle. Ma alla resa dei conti parlamentare i pentastellati si sono ritrovati isolati assieme gruppo Sinistra/Gue, unici contrari alla decisione dell’esecutivo europeo. 

Da contrari a astenuti

Eppure una settimana fa gli attacchi più duri alla classificazione ‘media’ del rischio legato al coronavirus erano arrivati dal gruppo dei Socialisti e Democratici, del quale fa parte anche il Pd. La famiglia politica del centrosinistra Ue aveva bollato la scelta della Commissione come “uno schiaffo ai lavoratori in prima linea”, come infermieri e addetti ai trasporti. Eppure ben 11 dei 12 eurodeputati socialisti che siedono in commissione Occupazione del Parlamento Ue si sono astenuti nel voto di ieri che avrebbe potuto bocciare la scelta dell’esecutivo europeo e aprire a un confronto finale in Aula. Con l’astensione anche da parte dei Verdi e l’ok di tutto il centrodestra alla classificazione di livello tre del coronavirus, la partita si è chiusa a favore della Commissione con un ampio margine. 

Limiti alle attività dei laboratori di ricerca

A far cambiare idea a socialisti ed ecologisti sono state le rassicurazioni del Commissario al Lavoro, il lussemburghese Nicolas Schmit, il quale ha spiegato che gli Stati membri dovranno comunque garantire istruzioni scritte per tutti i lavoratori potenzialmente esposti al Covid-19 e che la Commissione prevede una revisione della Direttiva sugli agenti biologici. Ma secondo fonti parlamentari a far cambiare idea a chi criticava la scelta avrebbero contribuito anche altre motivazioni. Il rischio quattro, al quale appartengono patologie come l’ebola, avrebbe comportato “forti limitazioni” nei confronti soprattutto dei lavoratori che “entrano in contatto con il virus” per ragioni professionali. In altre parole, il rischio più elevato avrebbe potuto causare uno stop o intralciare l’attività di laboratori e centri di ricerca impegnati a trovare soluzioni per la prevenzione, la diagnosi e la cura del Covid-19. Fonti parlamentari informate sul dossier ritengono che persino alcune categorie di lavoratori ospedalieri, come il personale che assiste i pazienti in isolamento, avrebbe subito limitazioni preventive dall’eventuale classificazione di livello quattro.

Prossime tappe

Con il voto di ieri, la commissione Occupazione di fatto non ha obiettato alla decisione dell’esecutivo europeo, che ora potrà adottare formalmente la classificazione nella riunione di mercoledì prossimo e pubblicare il testo in Gazzetta ufficiale.

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