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Giovedì, 18 Aprile 2024
Il rapporto

"Il Covid è un complotto degli ebrei": così con la pandemia è cresciuto l'odio antisemita. Anche in Italia

Lo studio dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali: nel nostro Paese registrato il record di episodi degli ultimi 10 anni

In Europa, la pandemia di Covid-19 ha "ravvivato" la retorica antisemita e ha dato origine a "nuovi miti e teorie del complotto che incolpano gli ebrei" per l'attuale crisi sanitaria. Questo si è tradotto, nel 2020, in un aumento degli "incidenti" contro le persone di religione ebraica in diversi Paesi Ue. Anche in Italia, che ha registrato 101 episodi di antisemitismo, il numero più alto registrato negli ultimi 10 anni. È quanto emerge da un studio del Fra, l'agenzia europea per i diritti fondamentali. 

"L'antisemitismo, soprattutto su Internet, è aumentato durante la pandemia", scrive l'agenzia con sede a Vienna, basandosi sulle statistiche ufficiali e sulle prove raccolte dalle organizzazioni civili. In Germania, ad esempio, la rete delle associazioni Rias ha rilevato che nei primi mesi della pandemia il 44% degli episodi di antisemitismo registrati era "associato al coronavirus". Allo stesso modo, nella Repubblica Ceca la Federazione delle comunità ebraiche ha osservato "un aumento della circolazione di manifestazioni di odio online", alimentato dalla sfera del complotto riguardo a vaccini e restrizioni. Più in generale, "le lacune nei dati continuano a oscurare la realtà", ha deplorato l'Agenzia europea per i diritti fondamentali, secondo la quale pochi membri dell'Ue identificano "efficacemente" incidenti antisemiti. E alcuni, come Ungheria e Portogallo, non hanno affatto dati ufficiali. 

Secondo il rapporto, è comunque impossibile fare "paragoni significativi". Ad esempio, la Spagna ha registrato solo tre incidenti l'anno scorso, contro i 339 della Francia, mentre la Germania ne ha registrati 2.351, "il numero più alto nel periodo 2010-2020". In molti pPaesi, "la stragrande maggioranza degli incidenti non viene denunciata, né alla polizia né a un'altra istituzione", afferma il documento dell'Agenzia europea per i diritti fondamentali. "L'antisemitismo è un problema serio, ma, senza dati, non sappiamo quanto sia grave", ha commentato il direttore dell'Agenzia, citato in una nota, invitando i Paesi europei a "intensificare gli sforzi" in vista di una migliore raccolta. "Potremo così combattere meglio l'odio e il pregiudizio", ha insistito. Bruxelles ha presentato a ottobre la sua prima strategia per combattere l'antisemitismo, per combattere l'odio online, rafforzare la protezione delle sinagoghe e promuovere la trasmissione della storia della Shoah. 

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