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Martedì, 19 Marzo 2024
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"Il corteo antirazzista rischia di diventare un nuovo focolaio di coronavirus"

Polemiche a Bruxelles dopo la manifestazione Black lives matter che ha visto la partecipazione di circa 10mila persone. Quasi tutti i virologi concordi: "Molte persone si ammaleranno a causa del rassembramento". Ma c'è anche chi smorza i toni: "Rispettare adesso la quarantena di 15 giorni, ma loro lotta necessaria"

Polemiche a Bruxelles dopo la manifestazione antirazzista che si è tenuta domenica 7 giugno nella capitale europea in solidarietà con il movimento Black lives matter che da giorni sta protestanto negli Stati Uniti contro le violenze della polizia nei confronti della comunità afroamericana. Al corteo hanno partecipato circa 10mila persone e, a parte le incursioni di gruppi criminali che hanno assaltato negozi e provocato scontri con la polizia, la manifestazione si è svolta in modo pacifico. Peccato però che in Belgio il coronavirus sia ancora ben presente e che con una folla di queste dimensioni mantenere le giuste distanze sia stato pressoché impossibile. Da qui l'allarme dei virologi, che quasi all'unanimità hanno ritenuto "tutt'altro che ragionevole" autorizzare il corteo: "Molte persone si ammaleranno a causa di questo rassembramento", ha avvertito uno di loro, Marc Van Ranst. 

I virologi tengono a non far passare le loro critiche per una condanna al movimento Black lives matter: "Questa manifestazione, anche se ha buone intenzioni, può causare un nuovo scoppio del virus", ha avvertito Erika Vlieghe, presidente della Gees, il gruppo di esperti del governo per la lotta al Covid-19. "Non voglio dare un giudizio negativo sulle emozioni che provano queste persone e su ciò che li spinge a far sentire la loro voce, ma da un punto di vista strettamente epidemiologico, un rassembramento del genere è ovviamente tutt'altro che ragionevole", ha aggiunto.."Il virus sta continuando a circolare significativamente e anche se la stragrande maggioranza dei manifestanti erano giovani questo non significa che non ci siano rischi. Vedremo gli effetti fra due settimane".

Dello stesso avviso il collega Steven Van Gucht: "Ogni vita è importante e questo virus non fa distinzioni tra opinioni o colori. È importante mantenere le distanze e indossare una maschera”. Si smarca dai toni critici Emmanuel André, virologo che ha coordinato la prima parte della risposta al coronavirus da parte del governo belga: "Se il razzismo non esistesse, 10mila persone non avrebbero dovuto ricordare che siamo tutti uguali", ha twittato. "A queste persone, chiedo di rispettare rigorosamente la quarantena per 15 giorni e di continuare la loro lotta per il resto della loro vita", ha aggiunto.

Le polemiche sulla manifestazione non si fermano qui. L'opposizione ha duramente criticato il sindaco di Bruxelles, Philippe Close, per aver autorizzato il corteo, puntanto il dito anche sugli atti di vandalismo e gli scontri che sono scoppiati a margine della manifestazione e a due passi da Matonge, il quartiere 'africano' della capitale belga. Qui, alcuni gruppi criminali si sono dati appuntamento per sfidare apertamente la polizia e assalire alcuni negozi, in particolare quelli di moda, tecnologia e lusso. Al termine degli scontri, secondo quanto reso noto dalle autorità, sarebbero stati arrestate circa 150 persone.

Non è la prima volta che a Bruxelles succedono fatti del genere: già la scorsa estate, in occasione della coppa d'Africa (manifestazione molto sentita in una città dove vivono decine di migliaia di africani), alcuni gruppi avevano infiltrato i cortei dei tifosi per assalire auto e negozi. Mentre durante il recente lockdown, ad Anderlecht, nella periferia nord della Capitale, un inseguimento della polizia si era concluso con la morte di un giovane di origine marocchina. Episodio che aveva provocato forti proteste, anche con atti di vandalismo. Purtroppo, la linea che separa le mire criminali (che non si limitano certo al mero vandalismo, vista la folta presenza di mafie a Bruxelles) dalle giuste rivendicazioni sociali e antirazziste è labile. Nel cuore dell'Europa come negli Stati Uniti.      

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