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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Fondi contro coronavirus fuori dal Patto di stabilità", l'appello all'Ue da M5s a Salvini

Il governatore della Banca d'Italia Visco ha detto che l'impatto del virus potrebbe far perdere 0,2 punti percentuali dalla crescita. La viceministro Castelli: “L'Europa ci deve aiutare”

L'improvviso scoppio dell'emergenza coronavirus nel nord Italia potrebbe avere un impatto prolungato su un'economia già in difficoltà, e se questo dovesse avvenire l'Unione europea dovrebbe assicurare al notro Paese almeno una buona dose di flessibilità di bilancio, per permettere interventi pubblici a sostegno delle imprese.

È questa la richiesta che da più parti arriva nei confronti di Bruxelles, dopo che anche il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha dichiarato che l'impatto del virus potrebbe prendere 0,2 punti percentuali dalla crescita quest'anno. Prima dello scoppio del virus, l'economia italiana si era già contratta dello 0,3 per cento nell'ultimo trimestre del 2019, il calo più grande in sei anni, con molti economisti che credevano che il paese stesse già avvicinandosi a una recessione.

"Ci sono delle risorse che l'Europa potrebbe darci in relazione a eventi economici che potrebbero abbassare il Pil in maniera considerevole. Speriamo di non essere in questa circostanza, in ogni caso questa è una di quelle situazioni in cui l'Europa dovrebbe sostenere i Paesi", ha detto il viceministro dell'Economia e delle Finanze, Laura Castelli, del Movimento 5 Stelle parlando ai microfoni di Radio Anch'Io. "Le interlocuzioni sono attive, spero vada tutto bene. I dialoghi sono aperti e continui", ha affermato Castelli assicurando che il ministero dell'Economia sta lavorando "insieme" ai ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro "tutti i giorni, perché c'è molta preoccupazione" in merito all'emergenza coronavirus. "C'è da una parte il tema più legato a finanza, banche e accesso al credito, dall'altro il personale che potrebbe o avere una sospensione del lavoro in questo periodo o lavoro temporaneo che potrebbe causare dei licenziamenti", ha chiarito Castelli. Per il ministro "ci sono anche le regioni in cui essendo stata firmata un'ordinanza importante tra il governo e la regione c'è un rallentamento importante dello sviluppo economico: stiamo parlando di 6 Regioni su cui bisogna fare attenzione".

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha chiesto "un piano straordinario di sostegno a famiglie e imprese" che sia "a livello nazionale". Tr ale altre cose il piano della Lega prevede interventi in materia fiscale e previdenziale con un esonero dagli adempimenti e versamenti delle imposte e della rata della rottamazione ter che scade il 28 febbraio per i contribuenti delle aree interessate dai focolai e una "free tax zone" di alcuni mesi una volta finita l'emergenza. La Lega propone poi un fondo per il commercio e l'artigianato e la riproposizione di alcune proposte come la cedolare secca sugli immobili commerciali. Per il lavoro si ipotizza un aumento delle risorse la cassa integrazione e la mobilità in deroga e l'utilizzo del fondo integrativo salariale. Nel rapporto con la Ue si chiede una maggiore flessibilità della disciplina sugli aiuti di stato per il ristoro dei danni e l'esclusione di queste risorse dal patto di stabilità ("altrimenti si entra in una spirale negativa per l'economia italiana" afferma il deputato del Carroccio Massimo Garvaglia) e si sottolinea che sono insufficienti i soldi stanziati dalla Ue.

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