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Sabato, 20 Aprile 2024
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Coronavirus, Ema: "Non possiamo escludere carenza medicinali in Ue"

L'agenzia europea rassicura sull'attuale disponibilità di farmaci, ma avverte sui rischi per il prossimo futuro. Mentre la commissaria alla Salute conferma "l'acquisto congiunto di apparecchiature medicali come i respiratori o i kit per i test chiesti dagli Stati membri"

Per ora, la situazione è sotto controllo. Ma, "man mano che si sviluppa l'emergenza sanitaria pubblica, non si possono escludere" carenze nella fornitura di medicinali nell'Ue. A lanciare l'allarme è l'Ema, l'agenzia europea del farmaco, che ha fatto il punto sull'epidemia di coronavirus in Europa. 

"L'Ema sta monitorando attentamente il potenziale impatto della nuova malattia da coronavirus (Covid-19) sulle catene di approvvigionamento farmaceutiche nell'Unione europea - si legge in una nota dell'agenzia - A oggi non sono pervenute segnalazioni di carenze o interruzioni della fornitura di medicinali commercializzati nell'Ue a causa di questo focolaio". Ma i rischi per l'immediato futuro non possono essere esclusi, specifica. La task force creata dall'Unione europea, prosegue l'Ema, "identificherà e coordinerà le azioni per proteggere i pazienti quando alcuni farmaci saranno a rischio di carenza di approvvigionamento, ad esempio a causa di un blocco temporaneo dei siti di produzione nelle aree interessate da Covid-19 o di restrizioni di viaggio che incidono sulle spedizioni. Il gruppo assicurerà inoltre che i pazienti e gli operatori sanitari in tutta l'Ue siano tenuti informati in modo coerente e trasparente sui rischi e sulle azioni correttive intraprese. E' inoltre responsabilità delle aziende farmaceutiche - continua l'Ema - garantire la continuità dell'approvvigionamento dei loro medicinali. Ciò include, ad esempio, che i produttori mettano in atto adeguate misure di resilienza come l'aumento delle scorte o il doppio approvvigionamento di prodotti e materiali", conclude.

Intanto, la Commissione europea è al lavoro per garantire i rifornimenti di dispositivi medici per far fronte all'emergenza: "Stiamo guardando all'acquisto congiunto di apparecchiature medicali come i respiratori o i kit per i test chiesti dagli Stati membri", ha detto la commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides. "Con il commissario al Mercato Interno Thierry Breton stiamo discutendo su come l'industria possa aumentare la produzione per soddisfare la domanda crescente" di articoli sanitari, equipaggiamenti e apparecchiature mediche necessari per contrastare l'epidemia di Covid-19, ha aggiunto. Nei giorni scorsi, diversi Paesi Ue avevano criticato la decisioni di Germania e Francia di sospendere l'export di mascherine e altri dispositivi medici. 

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