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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, in Belgio 'bolla' di 5 persone e coprifuoco notturno: "Vogliamo evitare il lockdown totale"

Ad Anversa sarà vietato uscire tra le 23,30 e le 6 del mattino. La premier confida che le nuove restrizioni possano consentire di bloccare l'aumento dei contagi e di far riaprire le scuole a settembre

Per tutto agosto, i residenti non potranno vedere più di 5 persone al di là della loro famiglia. Mentre ad Anversa, la seconda città del Paese e cuore economico delle Fiandre, è scattato il coprifuoco notturno: dalle 23,30 alle 6 del mattino vietato uscire di casa. In seguito al preoccupante aumento dei contagi e dei ricoveri in ospedale, il Belgio ha deciso di varare nuove restrizioni contro il Covid-19. "Il nostro obiettivo è chiaro: evitare un altro blocco completo", ha spiegato la premier belga Sophie Wilmès. 

Nell'ultima settimana, il Paese ha registrato un aumento del 69% dei contagi e del 18% dei ricoveri in ospedale. Da qui la decisione di attuare nuove restrizioni. Oltra alla 'bolla' di 5 persone per i contatti extra-famigliari (finora era di 15), la premier ha stabilito lo stop alle agevolazioni per i viaggi in treno (che avrebbero dovuto favorire il ritorno del turismo interno), ingresso scaglionato e riservato a una sola persona per nucleo famigliare nei negozi, obbligo di telelavoro per aziende che possono consentirlo (e rotazione dei dipendenti per le altre). Le nuove misure includono anche l'abbassamento per gli eventi a 100 persone in luoghi chiusi e a 200 persone all'aperto.

Misure ancora più stringenti saranno attuate ad Anversa, dove si sono registrati circa la metà dei nuovi casi. Qui le autoritàhanno ordinato il divieto di spostamenti - tranne che per attività essenziali - tra le 23.30 e le 6 del mattino, mentre la mascherina sarà obbligatoria in tutti i luoghi pubblici e laddove non possa essere mantenuto un distanziamento fisico di almeno 1.5 metri. Vietati anche gli sport di contatto, mentre gli sport di squadra sono autorizzati solo per i minori di 18 anni. 

La premier Wilmès si è detta convinta che queste misure potrebbero essere sufficienti per evitare ulteriori restrizioni e per garantire che i bambini possano tornare a scuola in massa a settembre, dopo la pausa estiva. Al di là dei divieti, "l'approccio più importante è quello individuale", ha sottolineato la premier, "Se non possiamo contenere il coronavirus, sarà un fallimento collettivo".

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