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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Vaccino per il Covid-19 sia libero da brevetti", l'appello ai grandi della Terra

Tra i 140 firmatari premier attuali e del passato, oltre a personalità del mondo della scienza e della conoscenza, come il presidente dell'Unione africana e il premio Nobel Stiglitz

Se si vuole sconfiggere per sempre il coronavirus si deve fare in modo che quando un vaccino sarà trovato, questo sia libero da brevetti e messo a disposizione di tutti, a partire dai Paesi più poveri, e non diventi uno strumento di profitto per le multinazionali.

L'appello

In vista dell'Assemblea Mondiale della Sanità, l'organo decisionale dell'Oms, in programma il 18 maggio con i ministri della salute dei 194 Stati membri, 140 personalità mondiali, tra cui attuali e passati capi di Stato e di governo, hanno lanciato un appello per chiedere che governi e aziende farmaceutiche si impegnino a garantire che vaccini, test diagnostici e terapie siano gratuiti ed equamente distribuiti a tutti, in tutti i Paesi del mondo. L'appello arriva proprio nel mezzo delle polemiche per la notizia che la francese Sanofi avrebbe assicurato che quando il suo vaccino sarà ultimato, gli Stati Uniti potranno averlo prima degli altri. Tra i firmatari ci sono il presidente del Sudafrica e dell'Unione africana, Cyril Ramaphosa, quello del Senegal, Macky Sall, del Ghana, Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, e il premier pakistano, Imran Khan, nonché diversi ex premier come il britannico, Gordon Brown, il brasiliano, Fernando Henrique Cardoso, l'ex presidente della Commissione, Jose Manuel Barroso, nonché il premio Nobel per l'Economia, Joseph Stiglitz.

Vaccino del popolo

Quello di cui abbiamo bisogno è un “vaccino del popolo” che funga da bene pubblico globale, ha affermato Ramaphosa. Per vaccinare contro il coronavirus la metà più povera della popolazione mondiale, 3,7 miliardi di persone, servirebbe meno di quanto le 10 maggiori multinazionali del farmaco guadagnano in 4 mesi, rileva l'appello promosso tra gli altri da UNAids e Oxfam. La Fondazione Gates, si spiega in una nota della Ong, ha calcolato che per produrre e distribuire un vaccino efficace e sicuro per le persone più povere del mondo serviranno 25 miliardi di dollari, meno dei circa 30 miliardi di dollari che le 10 big del farmaco hanno guadagnato appunto in media in soli 4 mesi lo scorso anno con profitti complessivi per 89 miliardi di dollari nel 2019. I firmatari hanno invitato l'Oms a sostenere la rischiesta.

Cure per tutti

"I governi e i partner internazionali devono unirsi nella richiesta di una garanzia globale che garantisca che, quando verrà sviluppato un vaccino sicuro ed efficace, venga prodotto rapidamente su scala e reso disponibile a tutte le persone, in tutti i Paesi, gratuitamente", afferma la lettera, secondo cui "lo stesso vale per tutti i trattamenti, la diagnostica e altre tecnologie per Covid-19". "In quanto paesi dell'Africa, siamo fermamente convinti che il vaccino Covid-19 debba essere privo di brevetto, prodotto e distribuito rapidamente e gratuito per tutti”, perché "nessuno dovrebbe essere spinto in fondo alla coda dei vaccini in base a dove vive o quanto guadagna", ha chiesto Ramaphosa.

I precedenti

Come riporta il Financial Times Ha-Joon Chang, economista di Cambridge e uno dei firmatari dell'appello, ha ricordato che c'è un precedente nell'accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale dell'Organizzazione mondiale del commercio che consente di scavalcare la proprietà intellettuale in tempi di emergenza sanitaria. Questo principio era stato invocato durante l'epidemia di Aids nei primi anni 2000 e poi quando nel 2001, dopo una serie di attacchi all'antrace negli Stati Uniti, Washington minacciò di scavalcare i brevetti detenuti dalla Bayer, se non fosse riuscita ad assicurare i prezzi dei medicinali generici per il suo farmaco anti-antrace. "Il vaccino non funziona a meno che la stragrande maggioranza delle persone non vi abbia accesso", ha sottolineato Chang, secondo cui "non è come altri medicinali che i ricchi possono pagarsi e salvarsi mentre gli altri sono abbandonati a se stessi".

La proposta dell'Ue

Sul tema, l’Unione europea ha presentato una risoluzione all’Assemblea mondiale della sanità, che propone la creazione di un meccanismo volontario di negoziazione collettiva delle licenze dei brevetti tra gli Stati e le case farmaceutiche e di condivisione di dati e conoscenze relative a vaccini, terapie e test diagnostici Covid-19, che possa garantire prezzi accessibili per il maggior numero di Paesi, inclusi quelli più poveri. "Un’iniziativa che rappresenta un primo passo nella giusta direzione, anche se ancora insufficiente. Se, infatti, questo meccanismo fosse reso obbligatorio e applicato a livello globale, potrebbe permettere a tutti i paesi di produrne versioni a basso costo, oppure importarle se non hanno le infrastrutture adeguate per la produzione”, afferma l'appello.

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