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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Conte ha gestito la pandemia meglio di Rutte e Macron. I peggiori? Trump e Bolsonaro "

La classifica stilata dall'istituto Lowy valuta la risposta sanitaria di 98 Paesi del mondo sulla base di 6 indicatori. In vetta alla graduatoria c'è la Nuova Zelanda, in fondo il Brasile

Se il modello della gestione della pandemia di Covid-19 nei grandi Paesi europei è la Germania di Angela Merkel, allora il premier dimissionario Giuseppe Conte può vantarsi di avere risposto alla crisi sanitaria quasi come i "maestri" tedeschi. E meglio dell'olandese Mark Rutte e del francese Emmanuel Macron. Almeno è questo quello che emerge dalla studio del Lowy Institute di Sydney, che ha stilato una graduatoria di 98 Stati di tutto il mondo sulla base di sei indicatori. Classifica che esalta l'operato della premier neozelandese Jacinda Ardern. E boccia soronamente la gestione della crisi sanitaria da parte dell'ex presidente Usa Donald Trump e del leader brasiliano Jair Bolsonaro. 

I criteri seguiti dal Lowy Institute attengono, sia chiaro, alla gestione sanitaria, e non a quella economica. I criteri sono, infatti, il numero totale di casi e di morti per coronavirus, ma anche i tamponi eseguiti e la percentuale di positività. In base a questi parametri, la Nuova Zelanda ha ottenuto il punteggio maggiore su scala globale, seguita da Vietnam, Taiwan, Thailandia, Cipro, Rwanda, Islanda, Australia, Lettonia e Sri Lanka.

All'altro capo della lista, dicevamo, la maglia nera va al Brasile, seguito da Messico, Colombia, Iran e Stati Uniti. Il think tank australiano non ha preso in considerazione la Cina perché mancano dati pubblici sui tamponi. "Insieme, gli indicatori mostrano quanto bene o male i Paesi hanno gestito la pandemia", ha riferito il Lowy Institute, sottolineando che "la maggior parte delle nazioni si sono superate a vicenda per prestazioni deludenti". "In generale, i Paesi con popolazioni più contenute, società coese e istituzioni capaci hanno un vantaggio comparativo nell'affrontare una crisi globale come una pandemia", ha riconosciuto il think tank. Inoltre, il report sottolinea il peso della dimensione regionale, con l'Europa che risulta la regione più colpita.

Per tutte queste ragioni, nella graduatoria svettano Paesi di aree del globo meno colpite e Stati di piccole e medie dimensioni. Restringendo il focus ai grandi Paesi europei, il ranking migliore lo fa registrare la Germania, che si piazza 55esima, a metà della classifica generale. L'Italia segue a poca distanza, 59esima. Più indietro la Polonia (65esima), la Francia (73), l'Olanda (75) e la Spagna (78). La maglia nera dell'Ue va alla Romania, mentre Cipro risulta avere il ranking migliore dell'Unione. 

LA CLASSIFICA COMPLETA E LA METODOLOGIA ADOTTATA

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