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Sabato, 20 Aprile 2024
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Cittadinanza vendesi, così alcuni Stati Ue fanno cassa dando il proprio passaporto a ricchi stranieri

Il documento, che consente di viaggiare liberamente nell'Unione e in 166 nazioni del mondo senza bisogno di visto, viene concesso a coloro che fanno ingenti investimenti nel Paese

La cittadinanza europea è sicuramente preziosa, permette la libertà di movimento nei 28 Stati membri dell'Unione e anche di viaggiare senza bisogno di alcun visto in 166 Paesi del mondo. Senza parlare delle opportunità legate all'accesso al Mercato unico. Per questo alcuni Paesi hanno deciso di sfruttare il fatto che essa sia tanto appetibile per sostenere la propria economia. E lo hanno fatto mettendola letteralmente in vendita.  Stiamo parlando del fenomeno dei cosiddetti “visti d'oro” con cui alcuni Stati membri dell'Ue offrono la cittadinanza e la residenza a coloro che siano disposti a fare ingenti investimenti ad esempio acquistando beni immobili o aprendo attività economiche. I beneficiari di tali programmi, sottolinea uno studio del Parlamento europeo, “spesso non sono tenuti a soddisfare gli stessi requisiti che devono rispettare i richiedenti regolari, tra cui i requisiti relativi alla residenza o la conoscenza della lingua”. Per loro insomma basta pagare.

Il caso maltese

Il fenomeno è molto diffuso e il centro di ricerca sottolinea “almeno la metà degli Stati membri dell'Ue consente attualmente di compiere tale pratica o una sua forma analoga all'interno del proprio ordinamento nazionale”. Il caso più eclatante è stato quello di Malta. Nell'isola del Mediterraneo nel 2013 è stato introdotto il Programma Investitore Individuale (Iip), che consente di fatto di comprare la cittadinanza del Paese per poco più di un milione di euro. Per ottenerla sono richiesti un contributo di 650mila euro a un fondo statale di sviluppo nazionale, l’acquisto di obbligazioni maltesi per 150mila euro e il possesso di immobili del valore di almeno 350mila euro. La cittadinanza può essere poi passata anche a coniugi o figli per un contributo da 25mila a 50mila euro ciascuno. Di questo programma hanno approfittato soprattutto i russi: in tre anni oltre 700 di loro hanno aderito, permettendo a La Valletta di guadagnare 163,5 milioni di euro solo nel 2016.

E a Cipro...

Un programma simile è stato messo in piedi nell'altra isola del Mediteraneo, Cipro, dove ottiene il passaporto nazionale chi investe due milioni di euro in proprietà, in una società o in titoli di Stato. La legge, pure questa del 2013, fino al 2016 non richiedeva nemmeno la conoscenza della lingua e la residenza, ma solo di visitare la parte europea dell’isola almeno una volta ogni sette anni. Il Guardian rivelò che tra il 2014 e il 2017 lo Stato avrebbe incassato 4 miliardi di euro grazie a questi 'visti d'oro'.

Il Parlamento e la Commissione europea hanno già espresso preoccupazione per tale pratica, e il Parlamento ha previsto una discussione durante la prossima sessione plenaria. La Commissione dovrebbe pubblicare una relazione sul tema nel corso dell'ultimo trimestre del 2018.

Questo sistema viene criticato innanzitutto per il suo carattere apertamente classista, essendo riservato solo ai ricchi, ma anche perché si teme che possa offrire una grossa opportunità per criminali ed evasori fiscali che possono aver bisogno di luoghi in cui rifugiarsi.

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