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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Una luna artificiale per illuminare la terra di notte (e risparmiare energia)

L'esperimento in Cina dove un satellite, che sarà inviato nello spazio entro il 2020, dovrebbe riflettere i raggi del sole sulla popolosa Chengdu

Creare una luna artificiale da poter mettere in orbita e illuminare la terra sfruttando semplicemente la luce del sole. Quella che può sembrare la trama di un film di fantascienza è in realtà un esperimento che la Cina sta per mettere in atto. Pechino ha bisogno di ridurre l'ingente consumo energetico del Paese e per farlo sta pensando a soluzioni innovative. L'idea è quella di mandare in orbita un satellite che rifletta la luce del sole, con una potenza sette volte superiore a quella lunare, e possa illuminare così la popolosa città di Chengdu, nel sud est del Paese, dove vivono 14 milioni di abitanti.

Il primo lancio nel 2020

Un primo esemplare dovrebbe prima essere inviato nello spazio entro il 2020, seguito da altri tre nel 2022, ha detto Wu Shunfeng, capo della Tian Fu New Area Science Society. "La prima luna sarà principalmente sperimentale, ma i tre inviati nel 2022 saranno il vero prodotto finale, con un grande potenziale in termini di servizio alle persone e da un punto di vista commerciale", ha affermato Wu. Con l'invio della luce solare verso la Terra, il satellite, che stazionerà ad un'altitudine di 500 km, dovrebbe essere in grado di sostituire parzialmente i lampioni. Potrebbe far risparmiare circa 1,2 miliardi di yuan (150 milioni di euro) di elettricità all'anno per la città di Chengdu se può illuminare un'area di 50 km quadrati.

Illuminare le città dopo i disastri naturali

La fonte di luce artificiale potrebbe essere utilizzata anche dopo i disastri naturali, deviando i raggi solari verso le aree terrestri in cui è stata tagliata l'energia, ha detto Wu Chunfeng. Da molti anni Pechino conduce un ambizioso programma spaziale per raggiungere gli Stati Uniti e la Russia. Il Paese prevede di inviare un piccolo robot chiamato Chang'e-4 sul lato più lontano della luna entro la fine del 2018. La Cina non è il primo paese a cercare di riflettere i raggi del sole sulla Terra. Negli anni '90, gli scienziati russi avevano sviluppato un progetto simile chiamato Znamya ("Banner"), interrotto dopo alcuni test.

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