In Provenza le cicale non cantano più a causa del cambiamento climatico
Quando le temperature sono troppo elevate, questi insetti smettono di frinire istintivamente e non si riproducono
In Provenza le cicale hanno smesso di cantare. Ed è tutta colpa del cambiamento climatico. Quando le temperature sono troppo elevate, le cicale smettono di frinire istintivamente e non si riproducono.
Il suono, prodotto da timpani, o sottili membrane nervate, nell'addome, permette ai maschi di attirare le femmine. Di solito è possibile sentire questi suoni da fine giugno a metà settembre, ma quest'anno, da metà agosto, è il silenzio ad aver avuto la meglio. Con il riscaldamento globale, "abbiamo notato che le cicale non cantano praticamente più nel pomeriggio, quando la colonnina di mercurio supera i 36 gradi all'ombra, è troppo caldo per loro", ha spiegato a France3 l’agroclimatologo Serge Zaka.
"Si tratta di una reazione biologica allo stress termico", spiega l’esperto, "con questo caldo non riescono più a regolare la loro temperatura". Oltre a influire sulla capacità di cantare della cicala maschio, le ondate di calore estreme possono ridurre il numero di uova e larve prodotte dalle femmine, portando a un forte calo della popolazione dell'insetto. Un altro cambiamento visibile è che le cicale si stanno adattando al loro ambiente e stanno gradualmente iniziando a "migrare" verso nord.
"Con il cambiamento climatico, è molto probabile che l'area di distribuzione della specie si evolva, le cicale risaliranno la valle del Rodano più a nord e cercheranno l'altitudine, dai Pirenei e dalle Alpi meridionali alle Cevennes”, continua Zake. Se per qualche giorno nelle aree abituali non si sono quasi mai sentite, "quest'anno è ancora possibile sentirle a 800 metri di altitudine", sottolinea il climatologo.
Il timore di tutta la Provenza è che la popolazione di cicale diminuisca nei prossimi anni a causa del perdurare della siccità. Si stima che ne esistano circa 2.500 specie in tutto il mondo; quelle della Provenza vivono per quattro anni, la maggior parte dei quali trascorsi sottoterra. Si tratta di uno degli insetti più rumorosi del mondo, che produce cinguettii fino a 120 decibel. Quando piove o la temperatura scende sotto i 22°C, il diaframma della cicala perde la sua elasticità e smette di cantare.