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Martedì, 23 Aprile 2024
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Catcalling e molestie, scattano le operazioni in incognito della polizia di Bruxelles: denunciati due uomini

Nel mirino delle forze dell'ordine i comportamenti che mettono a repentaglio la sicurezza e la qualità della vita delle donne. La nuova strategia di contrasto prevede il coinvolgimento di poliziotte in borghese che pattugliano le strade nei quartieri più a rischio

La polizia di Bruxelles ha avviato una serie di operazioni in incognito per arginare il fenomeno delle molestie sessuali che si verificano per le strade della capitale belga. Il primo risultato della nuova strategia delle forze dell’ordine, che prevede il coinvolgimento di agenti donne in abiti civili, è stata la denuncia di due uomini. Secondo quanto afferma il rapporto pubblicato dalla polizia belga, si tratta di un 26enne che avrebbe chiesto con insistenza alla poliziotta in borghese il suo numero di telefono mentre la inseguiva senza il suo consenso e di un secondo uomo di 41 anni che avrebbe gridato parole sconce all’agente di polizia, arrivando anche a tirare fuori la lingua mentre imitava un atto sessuale.

Le regole non bastano

Come riporta la testata The Brussels Times, gli atti di moleste finiti nel mirino delle autorità belghe includono rimproveri, espressioni di scherno, gesti osceni, aggressioni o tentate aggressioni, palpeggiamenti e stalking in uno spazio pubblico. Tutti comportamenti che possono portare a pene fino a un mese di reclusione o a una multa da 50 a 1.000 euro, come previsto da una legge approvata nel 2014. L’intervento legislativo non avrebbe però avuto l’effetto sperato per le strade capitale belga, dove episodi di catcalling e molestie aggravate si ripetono di frequente, spesso costringendo le vittime a subire in silenzio e accelerare il passo per mettersi in salvo ed evitare ulteriori rischi. 

Le prime due operazioni

L’azione di contrasto alla criminalità in strada mira quindi ad “aumentare ulteriormente la sicurezza e la qualità della vita a Bruxelles per le ragazze e le donne”, affermano le forze dell’ordine. Le prime operazioni di pattugliamento per le strade della capitale belga da parte delle agenti in incognito si sono svolte lo scorso 17 marzo, ma non hanno portato a nessuna denuncia. Domenica scorsa, quando la polizia ha ripetuto l’esperimento, sono scattati i primi due interventi per molestie sessuali documentate in flagranza di reato.

Le molestie di strada

La polizia di Bruxelles ha affermato che diverse persone avrebbero inoltre rivolto all’agente in incognito osservazioni non rilevanti dal punto di vista penale. Tali soggetti sono stati comunque fermati dagli ufficiali di polizia che li hanno messi al corrente della legge del 2014 sulle molestie sessuali, definite in Belgio anche come “molestie di strada”. Una legge poco nota tanto a chi adotta tali comportamenti quanto alle molte vittime, che spesso non denunciano.

Tolleranza zero

"Le molestie di strada sono un fenomeno che non vogliamo più tollerare", ha detto Frederic Dauphin, capo della stazione di polizia locale di Bruxelles Nord. “Ogni persona - e soprattutto le donne - deve potersi muovere in tranquillità e sicurezza negli spazi pubblici”, ha aggiunto l’ufficiale. “Per questo motivo abbiamo iniziato a svolgere questo tipo di operazioni in vari quartieri”, ha concluso Dauphin. Le forze dell’ordine stanno infine raccogliendo informazioni sulle aree dove le molestie si verificano più di frequente, mentre è in preparazione un opuscolo di sensibilizzazione rivolto a vittime, testimoni e potenziali autori di reato.

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