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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Castaldo: “Malessere profondo nel Movimento 5 Stelle, non solo a Strasburgo”

Il vicepresidente dell'Aula: “Dobbiamo avere un grande momento ampio di confronto, a livello nazionale, di riorganizzazione sui territori, di coordinamento”

Nel Movimento Cinque Stelle c'è un "malessere profondo", che è "evidente". A constatarlo è il vicepresidente del Parlamento Europeo, Fabio Massimo Castaldo, a margine della plenaria a Strasburgo, all'indomani del voto sulla Commissione von der Leyen, sul quale la delegazione del Movimento Cinque Stelle si è spaccata.

Malessere diffuso

"Il malessere profondo nel Movimento è evidente, ma non è che c'è solo qui. Io ribadisco con forza che dobbiamo avere un grande momento ampio di confronto, a livello nazionale, di riorganizzazione sui territori, di coordinamento, sulle procedure decisionali, sull'agenda politica, di presenza sul territorio", ha affermato Castaldo. Per il vicepresidente questo è “fondamentale”, e “non possono esserci elezioni che tengano, si deve fare il prima possibile. Si possono fare in parallelo”. Il malessere per l'esponente dei 5 Stelle non è legato solo al voto della Commissione ma “ad un contesto più ampio”. Per Castaldo i due voti contrari e le due astensioni di 4 eurodeputati pentastellati è stato però un errore metodologico che apre un precedente e di cui ci sono responsabilità politiche. “Rispetto il malessere dei miei colleghi, ma contesto il metodo: mina il senso stesso di essere una squadra, ha affermato.

Un "grave errore" metodologico

"Abbiamo avuto una riunione, un confronto molto franco e aperto tra di noi. C'era una larga maggioranza che ha deciso, in corrispondenza con quello che era stato l'orientamento dell'esecutivo e del voto che era stato fatto a luglio, di continuare questo grosso rapporto di interlocuzione perché vogliamo che questa Commissione porti a casa le promesse che ha preso nei nostri confronti", ha raccontato. "Alcuni colleghi purtroppo hanno deciso di non rispettare la volontà della maggioranza, ne prendiamo atto, secondo me è un grave errore a livello metodologico. Avrebbero potuto chiedere, nei dovuti tempi, quindi prima, un voto sulla piattaforma Rousseau. Non è stato fatto, mi chiedo il perché. Bisognerebbe chiedere a loro come mai in così tanto tempo, mesi e settimane, non hanno voluto farlo", ha proseguito. "E ribadisco che, secondo me, è un grave errore di metodo, apre un precedente secondo me sbagliato e se ne dovranno assumere le responsabilità", ha continuato. Secondo Castaldo, quindi, la scelta dei 4 eurodeputati "è stata una scelta improvvida, che non condivido, ma l'ho detto, lo sanno. Per me, la squadra e la collegialità prima di tutto e non è mai positivo andare a rompere questi equilibri soprattutto perché per essere incisivi bisogna essere compatti".

Il governo vada avanti

Rispondendo a chi gli ha chiesto se il voto di ieri rappresenti un messaggio al governo, Castaldo ha detto di non credere che "si possano collegare le due cose”, aggiungendo che a suo avviso “questo governo deve andare avanti per i prossimi 3 anni e portare a casa obiettivi concreti”.

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