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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'attacco

Case da ristrutturare, l'Ue contro la stampa italiana: "Non dice la verità"

Il vicepresidente della Commissione Timmermans promette "un lavoro enorme" di informazione sulle scelte di Bruxelles. Poi spiega perché lo stop ai motori a combustione salverà l'industria dell'auto europea

Rispondere in italiano alle bordate di Giorgia Meloni. Questa è la strategia adottata da Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, che ha promesso un "lavoro enorme" per spiegare agli italiani le scelte  dell'Ue che hanno generato più polemiche nel belpaese. Dalle case green alle auto elettriche passando per le altre misure a difesa dell'ambiente: per l'olandese Timmermans, che parla fluentemente l'italiano, il problema non sono i provvedimenti in sé, ma come sono stati raccontati dai giornali. 

"Io leggo sulla stampa italiana che cosa viene scritto sul consumo energetico delle case" e i quotidiani "scrivono non so cosa, ma non è la realtà", ha detto Timmermans rispondendo in italiano dalla sala stampa della Commissione a una domanda sulle barricate del governo Meloni contro la nuova direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici. Una riforma che - se approvata - fisserà degli obiettivi minimi di ristrutturazione delle case per renderle più efficienti. "Vedo che dal lato del governo italiano ci sono delle domande e delle incertezze ma io ho ancora un lavoro enorme da fare per spiegare quello che vogliamo", ha aggiunto Timmermans. "Sono sicuro - ha garantito - che c'è anche in Italia la volontà di andare avanti". 

Questo perché, a detta del commissario Ue, "se guardiamo ai problemi che oggi ha l'Italia con la siccità o il cambiamento climatico" appare evidente che "dobbiamo agire e agire adesso". "Sono sicuro che c'è un sostegno fortissimo nella popolazione italiana per queste misure", ha evidenziato, "ma dobbiamo spiegarle e anche dimostrare che sono nell'interesse dell'Italia, dei cittadini italiani, ma anche dell'industria italiana".

"La questione delle macchine è un esempio perfetto", ha proseguito il socialista olandese. "Noi sappiamo che la Cina metterà sul mercato ottanta modelli di macchine elettriche che diventeranno accessibili anche per il cittadino che non ha molto denaro" rendendo le e-car cinesi "un'opzione più interessante, anche da un punto di vista finanziario, che la macchina a motore termico". Di qui una spiegazione - non più ambientale, ma industriale - del perché la Commissione stia spingendo per mettere fuori mercato le auto a benzina o diesel dal 2035: per costringere le aziende europee a investire massicciamente sull'auto che l'Ue ritiene più conveniente (e dunque vincente sul mercato) nel lungo periodo. "Dobbiamo reagire come industria dell'automobile europea, dobbiamo andare avanti e per questo che abbiamo introdotto queste misure, con qualche eccezione anche per l'industria dell'automobile in Italia", ha ricordato alludendo alla deroga soprannominata 'salva-Ferrari'. "Eccezioni volute dall'Italia e che l'Italia ha ottenuto".

L’attacco alle case degli italiani che non c’è: cosa dice davvero la direttiva Ue sulle ristrutturazioni edilizie

"Dobbiamo fare un lavoro di spiegazione per chiarificare perché facciamo tutto questo e sono sicuro che potremo anche ottenere il sostegno del governo italiano", ha concluso Timmermans. Parole che non sono piaciute per niente ai partiti del centrodestra.

"Il commissario Timmermans afferma di vedere incertezze nel governo italiano sulla direttiva casa e che addirittura ci sarebbe la volontà di andare avanti", hanno dichiarato in una nota gli europarlamentari della Lega Paolo Borchia e Isabella Tovaglieri. "La realtà dei fatti è invece assai diversa rispetto alle sue parole: il centrodestra che governa in Italia ha votato compatto contro il provvedimento al Parlamento europeo e lo stesso governo ha più volte espresso la sua forte contrarietà a un'eurofollia che andrebbe a colpire settori produttivi, occupazione e nuclei famigliari", hanno aggiunto i leghisti. "Altro che sostegno fortissimo, giù le mani dalle case degli italiani", è stato l'appello finale della seconda forza di maggioranza.

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