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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Caro bollette, la Spagna all'Ue: “Rischiamo i gilet gialli, più poteri a Stati contro le speculazioni”

Madrid se la prende con le oscillazioni finanziarie nel mercato del carbonio che starebbero influenzando il prezzo dell'energia. L'Italia si associa alla richiesta di mettere il tema in agenda al prossimo vertice Ue

Di fronte alle impennate dei prezzi delle bollette di luce e gas, bisogna consentire ai Paesi Ue di “reagire immediatamente” . Lo ha sostenuto il governo spagnolo, con una lettera inviata alla Commissione europea nella quale si punta il dito contro la “speculazione finanziaria nel mercato del carbonio” come fattore capace di far salire il prezzo dell’energia, già influenzato dall’aumento del prezzo del gas naturale. “Questa situazione - ha avvertito l’esecutivo di Madrid - può provocare un contraccolpo a danno delle iniziative di riduzione della CO2” con reazioni di protesta “come quelle già viste in Francia con la crisi dei gilet gialli”.

Nella giornata di ieri, il governo italiano si è associato alla richiesta spagnola, presentata durante la riunione del Consiglio Ue Affari generali, di aprire un “dibattito europeo sul mercato dell’energia” inserendo il tema come punto all'ordine del giorno del prossimo vertice dei capi di Stato e di governo, previsto il 21 e 22 ottobre. Come spiegato a Bruxelles dal sottosegretario per gli Affari Ue, Juan Gonzalez-Barba, la proposta italospagnola è quella già suggerita la scorsa settimana dal primo ministro, Pedro Sanchez, che mira a una valutazione “dell'attuale quadro normativo per la fissazione dei prezzi nel mercato dell’energia” per verificare se questo sistema “sia suscettibile di miglioramento”.

A rendere nervoso il governo di Madrid è la stangata in arrivo per le famiglie e le imprese del Paese. “Il prezzo dell'elettricità subirà una nuova oscillazione questo giovedì in Spagna e scenderà di poco più di 10 euro rispetto ai 175,87 euro di mercoledì e si attesterà in media a 165,19 euro a MWh” ha avvertito oggi il giornale El Pais. “Il prezzo più alto si verificherà tra le nove e le dieci di notte, ora in cui raggiungerà i 192,52 euro/MWh, mentre il prezzo più basso si registrerà tra le quattro e le sei del mattino, con 132,30 euro/MWh”. 

Numeri che mettono in agitazione il governo di Sanchez, che tramite la vicepremier, Teresa Ribera, nella giornata di oggi ha fatto sapere che la commissaria europea per l'Energia, Kadri Simson, avrebbe già offerto rassicurazioni in merito alla volontà di Bruxelles di mettere in campo nuove misure di flessibilità con l'obiettivo di affrontare la crisi a livello comunitario.

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