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Martedì, 16 Aprile 2024
La condanna / Paesi Bassi

Linea dura contro gli ambientalisti, due mesi di galera per l'attacco al quadro di Vermeer

Degli attivisti si erano incollati al dipinto de 'La Ragazza col turbante' nel museo de L'Aia mentre un terzo aveva lanciato della pittura sull'opera

Due attivisti sono stati condannati a due mesi di carcere, di cui uno potrebbe essere scontato con la condizionale, per aver vandalizzato il famoso dipinto di Johannes Vermeer "La ragazza col turbante", anche conosciuto come "La ragazza con l'orecchino di perla", esposto nel museo Mauritshuis de L'Aia, nei Paesi Bassi.

Wouter M., 45enne belga che ha incollato la sua testa all’opera e l'uomo che ha filmato la scena sono stati processati per "vandalismo" e "violenza pubblica contro la proprietà". Il terzo imputato, che ha gettato una sostanza rossa sul dipinto, ha rifiutato il rito abbreviato e dovrà ora comparire davanti a un giudice istruttore.

L'accusa aveva chiesto quattro mesi di reclusione, di cui due di fermo, mentre la difesa l'assoluzione. Il dipinto, essendo protetto da un vetro, non è stato danneggiato, tuttavia, sono stati evidenziati danni alla cornice e al vetro di protezione che ammontano a circa 2mila euro.

Il tribunale ha riferito che l'azione è stata "scioccante" per molte persone. "Chiunque può immaginare la fragilità di un dipinto del genere e il fatto che sarebbe potuto andare perduto se le cose fossero andate male". Con la sentenza, il giudice ha affermato di non voler scoraggiare l'iniziativa di nessuno di manifestare.

M., durante il processo, ha dichiarato di essere "abbastanza sicuro" che l’opera non sarebbe stata danneggiata dalle sue azioni. Ha affermato di aver esaminato attentamente se il vetro coprisse l'intero dipinto e di non aver utilizzato l'intera quantità di colla contenuta nel tubetto. "Mi assumo la piena responsabilità", ha dichiarato, esprimendo rammarico per la deturpazione della cornice e del pannello. M. è un noto attivista per il clima in Belgio e in passato ha disturbato il Giro delle Fiandre correndo sul percorso durante lo sprint finale.

L’altro condannato ha negato di essere a conoscenza dei piani. Ha detto che stava facendo delle riprese come giornalista per un progetto scolastico. Il giudice non ha però creduto alla sua storia. "Senza le riprese, questa azione non avrebbe mai potuto raggiungere il grande pubblico", ha dichiarato la Procura.

Il movimento JustStopOil Belgio, che ha ispirato l'azione dei tre attivisti, ha dichiarato mercoledì sera di essere "sconcertato" da queste condanne, mentre le aziende "responsabili della distruzione della vita sulla terra la fanno franca". Questa azione è arrivata sulla scia di altri atti simili compiuti nelle ultime settimane. Gli attivisti ambientali hanno gettato zuppa di pomodoro sul pannello di vetro che protegge i "Girasoli" di Van Gogh alla National Gallery di Londra e altri hanno spalmato purea di patate sul vetro che protegge "Le macine" di Claude Monet in Germania.

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