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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Captain Tom, l'eroe che ha raccolto 38 milioni per medici e infermieri, in ospedale col Covid-19

Con la sua passeggiata col deambulatore in occasione del suo centesimo compleanno, iniziata per ringraziare l'Nhs per il suo impegno, il veterano era diventato il simbolo di un Regno Unito che non voleva arrendersi alla pandemia. Ora sta combattendo contro il coronavirus in prima persona

È diventato un eroe nazionale, il simbolo di una nazione che non intende piegarsi al coronavirus e che nel momento della difficoltà sa mostrare il suo lato più solidale. Il veterano Tom Moore, conosciuto da tutti ormai nel Regno Unito semplicemente come Captain Tom, durante la prima ondata era riuscito a raccogliere oltre 38 milioni di sterline da donare ai medici e infermieri in prima linea nella lotta contro il Covid-19. Una battaglia che ora sta combattendo lui in prima persona, ricoverato in ospedale proprio per coronavirus.

Simbolo della nazione

Il suo viso e su tutte le prime pagine dei giornali britannici e la nazione si è stretta attorno a lui e alla sua famiglia. La sua storia ha commosso il Paese e non solo. Lo scorso aprile il veterano della Seconda Guerra Mondiale si era impegnato a fare cento volte il giro del suo giardino, lui che per camminare ha bisogno di un deambulatore, prima di compiere cento anni. Era il suo modo per dire grazie al personale dell'Nhs, il servizio sanitario nazionale, che lo aveva rimesso in piedi dopo una brutta caduta in cui si era rotto l'anca. In parallelo alla sua passeggiata aveva lanciato una raccolta fondi, con l'obiettivo di donare mille sterline alla NHS Charities Together, un gruppo di associazioni di assistenza al personale del servizio sanitario pubblico, medici, infermieri, autisti di ambulanze e addetti alle pulizie. In maniera inaspettata l'uomo ha raccolto 70mila sterline in sole 24 ore. Con la passare dei giorni il passaparola sui social ha fatto poi esplodere l'entusiasmo per l'iniziativa. Tv e giornali hanno cominicato a parlare di lui, il governo di Boris Johnson lo ha preso come esempio dello spirito della nazione. E così nel giro di due sole settimane la raccolta fondi era già arrivata alla spettacolare cifra di 26 milioni di sterline, cfra che poi ha continuato a crescere arrivando a corca 38 milioni. Il principe William lo ha definito “an absolute legend”, una leggenda assoluta, il cantante britannico Michael Ball ha inciso per lui una versione di You'll Never Walk Alone, e la Regina Elisabetta lo ha insignito personalmente del titolo di Cavaliere del Regno. Il giorno del suo centesimo compleanno l'esercito gli ha reso omaggio con una guardia d'onore e addirittura una parata di aerei della Seconda Guerra Mondiale.

La malattia

Per un crudele scerzo del destino adesso in ospedale con il coronavirus ci è finito lui. Sir Tom stava curando una polmonite che aveva contratto “nelle ultime settimane”, e poi è risultato positivo la alla fine della scorsa settimana. Non era stato vaccinato proprio perché si temeva che la dose avrebbe potuto andare in contrasto con le medicine che stava prendendo per la polmonite. Dopo aver cominciato ad avere difficoltà respiratorie è stato portato nell'ospedale locale a Bedford, ma non in terapia intensiva. La notizia è stata data su Twitter dalla figlia e messaggi di vicinanza e auguri di pronta guarigione sono arrivati a migliaia, anche dallo stesso premier Johnson e dal leader dell'opposizione laburista Keir Starmer. La speranza per tutti è che riesca a vincere quest'altra battaglia nel più breve tempo possibile.

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