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Martedì, 23 Aprile 2024
L'ira dei contadini / Polonia

Zelensky a Varsavia trova lo sciopero dei contadini polacchi

Non si placa la rabbia degli agricoltori colpiti dalla concorrenza dei prodotti ucraini a basso costo importati con le 'corsie' Ue

Nel giorno della visita di Volodymyr Zelensky a Varsavia non accenna a placarsi la rabbia dei contadini polacchi danneggiati dalla concorrenza del grano ucraino a basso costo. Le proteste degli agricoltori, che hanno intensificato le manifestazioni in occasione della presenza del leader ucraino nella capitale, hanno costretto il ministro dell'Agricoltura, Henryk Kowalczyk, a rassegnare le dimissioni. All'ex ministro, in particolare, viene rimproverata l'incapacità di bloccare l'estensione per un altro anno del programma di solidarietà Ue che permette all'Ucraina di esportare prodotti agricoli senza pagare dazi. 

Le cosiddette corsie verdi dal Paese colpito dall'invasione russa verso gli altri Stati Ue stanno permettendo all'Ucraina di proseguire le sue attività produttive nonostante il conflitto. Ma stanno anche mettendo nei guai le aziende agricole dei Paesi confinanti, Polonia in primis, colpite dalla concorrenza a basso costo dei cereali ucraini. Una situazione che crea forti imbarazzi al governo di Varsavia che dall'inizio della guerra si è distinto per la forte solidarietà nei confronti di Kiev in virtù della rivalità comune nei confronti della Russia. 

Ma con le elezioni politiche previste in autunno, il partito di maggioranza PiS (Diritto e Giustizia) non può rinunciare al sostegno della popolazione rurale, una parte importante del proprio elettorato, che alla vigilia della visita di Zelensky aveva minacciato azioni di protesta anche contro il bilaterale tra il leader ucraino e il suo omologo polacco, Andrzej Duda.

"Troppo grano dall’Ucraina", e l’Ue risarcisce gli agricoltori di Polonia, Bulgaria e Romania

A poco sono serviti gli oltre 56 milioni di euro stanziati dall'Ue per aiutare gli agricoltori bulgari, polacchi e romeni colpiti dalla concorrenza ucraina. I sostegni sono infatti ritenuti insufficienti dalle aziende del settore colpite dal calo dei prezzi dei loro prodotti causato dall'impennata delle importazioni ucraine. Di qui le dimissioni di Kowalczyk seguite da un tweet del premier Mateusz Morawiecki: "Sosteniamo l'Ucraina, ma facciamolo con saggezza e, soprattutto, mettiamo al primo posto l'interesse del Paese e degli agricoltori polacchi!".

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