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Giovedì, 28 Marzo 2024
Sofia

"I medici no-vax hanno invaso le tv, e ora non ci salverà il Green pass"

In Bulgaria è record di contagi e vittime, mentre le vaccinazioni sono al palo. Per gli esperti sarà nuovo lockdown. Ma con meno soldi per aiutare le imprese

Per mesi, i principali media del Paese sono stati invasi da medici che hanno messo in dubbio l'efficacia dei vaccini, sconsigliandoli a donne incinte e persone vulnerabili, spesso in contrasto con gli studi scientifici più accreditati. Con il risultato che con il suo 21% è all'ultimo post nell'Unione europea per tasso di vaccinati sulla popolazione adulta. Anche per questo, l'ondata di Covid-19 che ha colpito la Bulgaria in queste settimane fa sempre più paura: l'ultimo bollettino segno un nuovo record (negativo) di contagi e decessi. E nonostante il governo provvisorio abbia decretato l'obbligo del Green pass per accedere ai luoghi pubblici per accelerare le vaccinazioni, gli esperti temono che ormai il danno sia stato fatto. E che il Paese andrà incontro a un nuovo lockdown. 

La quarta ondata

"Il sistema sanitario sta già soffocando e in alcuni luoghi è già congestionato", scrive il quotidiano bulgaro Capital. Il ministro della Salute Stoycho Katsarov ha ammesso che la gravità della situazione è "quasi 10" su una scala da 1 a 10, smentendo i suoi predecessori, che avevano assicurato che la situazione era sotto controllo. "Nessuno può ancora prevedere quanto durerà, quando e quanto sarà alto il picco, ma ciò che sta accadendo in altri paesi dell'Europa orientale mostra che questa volta le cose potrebbero andare peggio di prima", scrive ancora Capital. Secondo quanto riferito dai media locali, nelle ultime 24 ore si sono registrati 5.863 nuovi casi e 243 morti. Al momento più di 7.100 persone sono ricoverate nei reparti Covid, di cui 608 in terapia intensiva. I dati hanno mostrato che più del 90% dei pazienti non è vaccinato.

I medici no-vax

Secondo gli esperti, una forte responsabilità per la situazione è da imputare ai medici di base, alla reazione delle istituzioni e alla vulnerabilità della popolazione alle fake news. Un numero significativo di medici di base ha raccomandato di non vaccinare le persone con patologie croniche, mentre il resto dell'Europa faceva l'opposto. Uno dei più famosi infettivologi, Atanas Mangarov, ha minimizzato gli effetti del virus fin dall'inizio della pandemia e si è espresso contro i vaccini anti-Covid. Questo ha creato un clima di sfiducia.

"Non siamo stati in grado di formare la maggior parte dei medici che si occupano dei vaccini. È stato perso il momento di condurre una campagna mirata nell'estate del 2020", ha commentato l'epidemiologa Hristiana Batselova. "Sono sorpresa di quanti medici in Bulgaria non capiscano come funzionino i vaccini. I medici avevano paura di vaccinarsi e si sono rifiutati di vaccinare i loro pazienti", ha aggiunto. Secondo l'Unione dei medici bulgari, circa il 70% dei medici è vaccinato, uno dei livelli più bassi dell'Ue.

"La sfiducia è stata poi aggravata dalle fake news. È ora di smetterla di incolpare i politici. Non possiamo incolpare costantemente gli altri per le nostre scelte sbagliate", ha concluso l'epidemiologa. Secondo alcuni osservatori, i media bulgari danno spazio a specialisti che diffondono fake news, invocando il pluralismo e la libertà di opinione. Alcuni di questi, ad esempio, hanno sconsigliato la vaccinazione alle donne incinte o a coloro che intendono rimanere incinte nei prossimi sei mesi. 

Le responsabilità politiche

Ma al di là delle responsabilità di medici e media, secondo Capital, le responsabilità politiche non possono essere minimizzate. Grazie al programma di acquisto congiunto dell'Ue, Sofia ha potuto contare su un'enorme disponibilità di vaccini, ma il governo dell'ex premier Boiko Borissov è stato timido, per usare un eufemismo, nel promuovere un'adeguata campagna di immunizzazione. La caduta del suo esecutivo e le elezioni fissate per il 14 novembre non hanno migliorato la gestione della crisi. 

"Quello che manca veramente è la leadership della crisi - scrive Capital - Anche se ti costa qualcosa da un punto di vista politico, è più importante non uccidere la gente che vincere le elezioni. La mancanza di leadership era visibile nel precedente governo, non è cambiata ora. Da un punto di vista medico è chiaro cosa bisogna fare, ma qualcuno deve assumersi la responsabilità". Il Green pass, secondo gli esperti, non aiuterà più di tanto. La quarta ondata è cominciata e potrebbe paralizzare il Paese, con un nuovo lockdown. Solo che stavolta, sostengono diversi esperti, non ci saranno soldi a sufficienza per aiutare le imprese.

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