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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Da Bruxelles oltre 5 milioni di euro alla Sardegna per gli ex lavoratori di Air Italy e Porto Canale

Dai corsi di formazione al sostegno per mettere su una nuova attività: ecco il piano della Commissione europea per reinserire 801 licenziati nel mondo del lavoro

“La Sardegna ha un mercato del lavoro di dimensioni ridotte a causa della sua insularità e della sua lontananza dal continente”. A dichiararlo non è un politico sardo, ma il lussemburghese Nicolas Schmit, commissario europeo al Lavoro. Da Bruxelles è infatti arrivata la proposta di sostenere con 5,4 milioni di euro 801 lavoratori licenziati nell’isola. Si tratta dei 611 ex dipendenti della compagnia aerea Air Italy e dei 190 ex lavoratori del Porto Canale di Cagliari. Entrambi i licenziamenti di massa - precisa una nota della Commissione - sono avvenuti a causa di ristrutturazioni aziendali e della globalizzazione. 

Le risorse proposte oggi dalla Commissione, se confermate dal Parlamento europeo e dal Consiglio, arriveranno dal Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (Feg). Bruxelles prevede che lo stanziamento aiuterà i lavoratori in questione a trovare un nuovo impiego attraverso percorsi di istruzione e formazione o ad avviare un'attività in proprio. L’intervento, ha spiegato ancora Schmit, servirà “ad offrire ai lavoratori licenziati le ulteriori misure di politica attiva del lavoro di cui hanno bisogno per rilanciare la loro carriera”. Il costo totale delle misure di sostegno stimato dai funzionari Ue ammonta a 6,3 milioni di euro, di cui il Feg coprirà l’85 per cento (5,4 milioni di euro), mentre il restante 15 per cento sarà finanziato dalla Regione Sardegna.

Gli esuberi del Porto Canale - ha ricordato la Commissione - sono connessi alla cessazione delle attività nel porto di Cagliari a seguito del trasferimento delle operazioni di trasporto merci in località che offrono collegamenti terrestri con il resto d'Italia e l'Europa. I licenziamenti di Air Italy sono invece il risultato di diverse questioni impreviste, che hanno impedito alla compagnia aerea di sviluppare le proprie attività come pianificato, con la conseguente interruzione delle operazioni nel febbraio 2020. 

Il sostegno di 5,4 milioni di euro del Feg verrà gestito dalle autorità sarde per finanziare misure quali, ad esempio, l'orientamento professionale e l'assistenza personalizzata nella ricerca di lavoro. “I corsi di formazione - si legge nella nota Ue - permetteranno inoltre di migliorare le competenze digitali dei lavoratori licenziati e contribuiranno perciò alla transizione digitale nei settori della logistica e dei movimenti di merci”. Sarà possibile ricevere indennità per la partecipazione a queste misure di sostegno.

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