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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Nigel Farage commissario Ue o Brexit subito”, la minaccia dei conservatori inglesi

Parlamentare di Londra svela il piano, ispirato al film Armageddon, di usare il politico britannico anti-europeista come "arma nucleare" contro Bruxelles in caso di ulteriore proroga dell'uscita del Regno Unito dall'Unione

Nigel Farage, il politico anti-Ue per antonomasia, potrebbe diventare commissario europeo nei prossimi mesi. La rivelazione arriva da Steve Baker, parlamentare britannico ed esponente di primo piano del Partito conservatore, che ha indicato il nome del padre politico della Brexit come commissario per il Regno Unito in caso di proroga dell’uscita di Londra dall’Unione europea. Posticipare per l’ennesima volta la data dell’effettivo abbandono dell’Ue sarebbe una sconfitta per il neo-premier Boris Johnson, che ha più volte ripetuto la sua volontà di concludere i negoziati e abbandonare Bruxelles entro (e non oltre) il 31 ottobre. 

Se il Regno Unito dovesse rimanere all’interno dell’Ue, il governo di Londra avrebbe diritto di indicare - come tutti gli altri Stati membri - un commissario che entrerebbe a far parte della squadra guidata da Ursula von der Leyen. “Penso che dovremmo nominare qualcuno con circa vent'anni di esperienza”, ha detto Baker nel corso di un’intervista radiofonica, “qualcuno che sia estremamente conosciuto in tutte le istituzioni, una persona su cui si possa fare ciecamente affidamento in ogni momento per sostenere la nostra uscita dall'Unione europea”.

“Sostengo senza remore Nigel Farage - avverte l’esponente dei conservatori - come nostro prossimo commissario europeo nello sfortunato caso, che ritengo improbabile, in cui dovessimo restare (nell’Ue)”. Baker precisa che l’idea del leader del Brexit Party come membro della Commissione europea si ispira al film Armageddon. In particolare alla scena in cui i protagonisti, per salvare l’umanità, “piazzano un'arma nucleare nel cuore dell’asteroide”, che nella celebre pellicola di fantascienza sta piombando sulla Terra. 

Nella metafora di Baker, l’Ue sarebbe "l’asteroide" e Farage è l'arma "nucleare”. E' chiaro che la rivelazione dell'esponente dei Tory sia una provocazione: anche volendo candidare il leader del Brexit alla Commissione Ue, ci vorrà sempre l'ok della presidente von der Leyen e dei Parlamento europeo. In entrambi i casi, difficile che la nomina di Farage passi anche solo il primo step. 

Del resto, quello a cui punta Johnson è evitare un nuovo rinvio della Brexit, prevista il 31 ottobre. Nel corso di un colloquio telefonico con Emmanuel Macron, il premier britannico ha ribadito la sua posizione: Bruxelles "non dovrebbe essere convinta, a torto, che il Regno Unito possa rimanere nell'Ue dopo il 31 ottobre", ha dichiarato Johnson, le cui osservazioni sono state riportate da un portavoce di Downing Street. Questa è "l'ultima possibilità per raggiungere un accordo - quello che tutte le parti desiderano - in modo che si possa andare avanti e costruire un nuovo partenariato tra il Regno Unito e l'Ue", ha insistito, "Ma affinché questo sia possibile, l'Ue deve fare gli stessi compromessi che il Regno Unito ha fatto nelle ultime settimane e negli ultimi mesi". Dal canto suo, il presidente francese ha proposto all'inquilino di Downing Street un bilancio "alla fine della prossima settimana" sulla fattibilità di un'intesa. Che al momento resta ancora lontana.

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