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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Bombe sui civili curdi e il nuovo fermo del direttore di Amnesty: due pesanti ombre sulla visita di Erdogan dal Papa

D'accordo su Gerusalemme ma divisi dalle bombe, il pontefice ed il Presidente turco affronteranno il nodo Siria. Sull'incontra pesa anche il nuovo arresto del direttore di Amnesty in Turchia

I bombardamenti sui curdi in Siria e il nuovo arresto del direttore di Amnesty International in Turchia fanno da pesante ombra alla prima visita, questo 4 e 5 febbraio, di un Presidente turco al Papa da 59 anni a questa parte. D'accordo il pontefice e Recep Tayyp Erdogan lo sono sulla censura all'esplosiva decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele, per il resto c'è il rischio di un clima non proprio primaverile tra i due. 

Il perché dell'intervento in Siria

Erdogan dovrà spiegare i contorni e le ragioni dell'intervento militare turco nel nord ovest della Siria, che si protrae ormai da due settimane e che, secondo diverse denuncie, ha portato a centinaia di morti tra i civili. Un intervento che è stato criticato da Ue, Inghilterra, Olanda, Germania, Austria ed ora anche dal Presidente francese Emmanuel Macron, che ha espresso il timore che l'offensiva turca "possa tramutarsi in un'occupazione". Per ora, su questo tema, silenzio dall'Italia.

Arresto, rilascio e contro-arresto del direttore di Amnesty

E ora si somma l'arresto di Taner Kilic, il direttore di AI in Turchia, arrivato subito dopo aver ricevuto un documento di rilascio da un precedente fermo. Un arresto, ha affermato il Segretario generale della Ong Salil Shetty, che "disonora la giustizia e devasta la sua famiglia". "Nelle ultime 24 ore abbiamo assistito a una parodia della giustizia di proporzioni epiche", afferma ancora, "ottenere il rilascio solo per vedersi spietatamente chiudere in faccia la porta della libertà è devastante per Taner, la sua famiglia e per tutti quelli che in Turchia sono dalla parte della giustizia". "Quest'ultimo episodio, un arresto pretestuoso, ha distrutto le speranze di Taner e quelle di sua moglie e delle sue figlie, che lo avevano aspettato tutto il giorno all'esterno della prigione per accoglierlo", ha concluso Shetty.

Mogherini: "necessari miglioramenti concreti sulle libertà fondamentali"

Un arresto che è stato ricordato anche dall'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini e dal commissario all'allargamento Johannes Hahn. "Miglioramenti concreti e duraturi su stato di diritto e libertà fondamentali restano essenziali per le prospettive delle relazioni Ue-Turchia", scrivono i due. "La non attuazione delle sentenze, inclusa quella recente della Corte costituzionale e la continuazione della detenzione di due giornalisti, oltre a minare lo stato di diritto rischia di stabilire un infelice precedente gettando seri dubbi sull'esistenza di mezzi di ricorso legali effettivi". 

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