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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'esempio tedesco

Bolletta di dicembre gratis per famiglie e pmi: paga lo Stato

La proposta sul tavolo del governo tedesco: dopo il pagamento una tantum, scatterà il tetto al prezzo del gas. Berlino ha stanziato 200 miliardi di euro per aiutare cittadini e imprese

Bollette di dicembre gratis per tutte le famiglie e le piccole e medie imprese in Germania: a pagare sarà lo Stato. È la proposta sul tavolo del governo tedesco, che ha da poco presentato un piano da 200 miliardi di euro per aiutare cittadini e aziende contro i rincari dei prezzi dell'energia.

La proposta è stata avanzata dalla commissione di esperti per il gas istituita dall'esecutivo del cancelliere Olaf Scholz. Secondo il documento, lo Stato dovrebbe intervenire in due fasi: la prima è per l'appunto il pagamento della rata di dicembre di privati e pmi. In un secondo momento, a partire da marzo e fino all'aprile 2024, i fondi messi a disposizione da Berlino dovrebbero venire versati alle centrali elettriche del Paese per abbassare i loro prezzi, pur continuando a comprare il gas al costo di mercato. Un price cap sul modello di quanto fatto già da Spagna e Portogallo.

La co-presidente del gruppo di esperti, Veronika Grimm, ha affermato che i prezzi sovvenzionati fornirebbero una "nuova normalità" per le aziende e le famiglie, senza tornare artificialmente ai costi bassi che erano comuni prima che la guerra russa in Ucraina sconvolgesse la politica energetica della Germania e dell'intera Europa. Lo schema in due fasi proposto potrebbe costare circa 90 miliardi di euro, ha affermato Siegfried Russwurm, membro del gruppo e presidente della Federazione delle industrie tedesche.

Tali risorse proverrebbero dal piano da 200 miliardi annunciato negli scorsi giorni da Scholz, e contestato da diversi governi Ue perché considerato un modo per favorire le aziende tedesche sul mercato unico europeo a danno dei concorrenti di altri Paesi del blocco, che non potranno contare su sussidi pubblici di questa portata. La Commissione europea, dopo un'iniziale imbarazzo, ha fatto sapere di essere pronta a esaminare il piano una volta che la Germania lo avrà notificato a Bruxelles, come prevedono le regole Ue sugli aiuti di Stato.  "Siamo in contatto con le autorità tedesche e questo è ciò che conta. Ciò che è importante è che se si tratta di un aiuto di Stato deve essere notificato a noi per la valutazione prima che venga effettuato qualsiasi pagamento ai beneficiari", ha evidenziato la portavoce della Commissione per la Concorrenza, Arianna Podestà.

In queste ore, circola però una bozza dell'Antitrust Ue che mira ad aumentare la soglia concessa ai governi per concedere sussidi straordinari alle imprese nell'ambito del quadro provvisorio di aiuti. Una bozza che sembra andare incontro al piano di Berlino.

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