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Martedì, 23 Aprile 2024
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Biden non invita Orban al Summit per la democrazia. E l'Ungheria chiede all’Ue di non partecipare

Anche la Cina è furiosa per la presenza di Taiwan nella lista dei Paesi presenti all’incontro. Ma Bruxelles tira dritto: “Von der Leyen rappresenterà la Commissione”

L’Ungheria ha tentato invano di bloccare la partecipazione dell’Unione europea al Summit per la democrazia organizzato dal presidente americano Joe Biden. Nelle ultime ore la Casa Bianca ha invitato tutti i Paesi Ue, tranne l’Ungheria di Viktor Orban, al vertice che si terrà in videoconferenza nei giorni 9 e 10 dicembre L’incontro “si concentrerà sulle sfide e le opportunità che devono affrontare le democrazie e fornirà una piattaforma per i leader per annunciare impegni, riforme e iniziative sia individuali che collettive per difendere la democrazia e i diritti umani in patria e all’estero”, ha annunciato l’amministrazione americana.

Il mancato invito al governo di Budapest, unito alla presenza oltre cento Paesi di tutto il mondo e della stessa Unione europea, ha fatto andare su tutte le furie il primo ministro magiaro, Viktor Orban. Tanto che i diplomatici ungheresi a Bruxelles, a quanto si apprende da una fonte Ue, hanno chiesto apertamente all’Ue di non partecipare e all’evento in solidarietà con il Paese escluso. Nonostante la richiesta, la presidente von der Leyen “co-presiederà un panel dei leader al summit per la democrazia e rappresenterà la Commissione europea”, ha detto oggi suo portavoce Eric Mamer, confermando la presenza della politica tedesca.

Mettere assieme una lista degli invitati “è responsabilità di chi organizza l’evento”, ha precisato Mamer, “e per quanto riguarda la partecipazione dell’Ue a livello di Stati è un tema che riguarda il Consiglio, non la Commissione”, che in effetti rappresenta un potere autonomo. Ma finora il Consiglio europeo, presieduto da Charles Michel, non ha precisato se parteciperà o meno all’incontro virtuale. Diverse agenzie internazionali hanno comunque dato per certa la presenza dell'ex premier belga.

Per gli Stati Uniti, “il vertice offrirà l'opportunità di ascoltare, apprendere e impegnarsi con una vasta gamma di attori il cui sostegno e impegno sono fondamentali per il rinnovamento democratico globale”, si legge nella presentazione ufficiale dell’evento. Di sicuro, tra questi partner globali non ci sono né la Cina né la Russia, entrambe escluse dalla lista degli invitati. Sarà invece presente Taiwan, che figura a pieno titolo nell’elenco dei Paesi partecipanti. Una scelta, quest’ultima, che ha fatto infuriare Pechino, sempre attenta a rimarcare la sua sovranità sull’isola.

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