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Giovedì, 25 Aprile 2024
La polemica / Italia

"Basta confusione, il blog di Grillo non è il Movimento 5 Stelle"

Intervista al responsabile esteri del M5S, Fabio Massimo Castaldo, secondo cui il sito del comico è un suo "spazio personale" e "assolutamente" non un organo di stampa della formazione politica

Beppe Grillo “è parte” della storia del Movimento 5 Stelle, ma il suo blog è ormai solo “uno spazio personale” e non è “assolutamente” l'organo di stampa del movimento stesso. La puntualizzazione arriva dal responsabile delle relazioni internazionali della formazione politica, Fabio Massimo Castaldo, che per ben due volte è stato vicepresidente del Parlamento europeo, contribuendo allo sdoganamento in Europa di un'organizzazione prima guardata con grande sospetto a Bruxelles. E arriva dopo un post sulla guerra in Ucraina, ospitato proprio dal blog ma a firma dell'ex ambasciatore Torquato Cardilli, che ha puntato il dito contro l'occidente per lo scoppio del conflitto, parlando di “due pesi e due misure” rispetto a come si è reagito all'invasione voluta da Vladimir Putin e, ad esempio, al trattamento riservato ai palestinesi da Israele.

Dopo quel post lei ha sentito il bisogno di prendere in qualche modo le distanze, come mai?
Ho ricordato con serenità, come già in passato, che la stella polare del M5S in politica estera è la valorizzazione del ruolo dell’Italia tanto a livello europeo quanto atlantico, due spazi di integrazione e cooperazione basati sui valori liberali e democratici che sono il contrario dell'autoritarismo, del sovranismo e del nazionalismo. La guerra in Ucraina ha un aggredito e un aggressore, non ci possono essere sfumature diverse o distinguo su fatti oggettivi.

È pur vero che questioni come l'occupazione israeliana della Palestina si chiude un occhio. Non trova sia importante comunque sottolinearlo?
Il problema è che non si può semplificare la complessità della storia, le sue relazioni e conseguenze con paragoni spot. Più volte ci siamo espressi al Parlamento europeo in favore del riconoscimento della Palestina, il che è una necessità etica, storica e politica. Ma questo comporta non solo diritti ma anche doveri, come quello di avere un governo legittimo e democratico in grado, ad esempio, di combattere efficacemente le organizzazioni terroristiche, senza ambiguità. Insomma la questione palestinese avrebbe meritato certamente più attenzione da parte della comunità internazionale, ma questo non può essere assolutamente legato con la guerra in Ucraina né usato per ridurre le responsabilità della Russia e di Vladimir Putin.

Non è la prima volta che ci sono delle espressioni di insofferenza nei confronti delle sortite di Grillo e del blog. Crede che per lui si arrivato il momento di un altro passo indietro?
Beppe Grillo è parte della storia del Movimento 5 Stelle, è il nostro garante e in questa fase di evoluzione della nostra forza politica è fondamentale essere uniti e avere dei punti di riferimento che ci ricordino le nostre origini. Su molti temi il suo contributo di Beppe in termini di idee e proposte sarà fondamentale per la nostra crescita.

Il blog è comunque percepito ancora come la voce del Movimento
È fondamentale evitare confusione, specialmente il tentativo costante di attribuire al M5S posizioni espresse da chi viene ospitato sul suo blog che non è assolutamente un organo di stampa del Movimento stesso ma uno spazio personale di Grillo, un canale di informazione che fa capo a lui stesso. Le analisi che ospita sono spesso diverse dalla linea politica decisa dagli organi politici e da quella del presidente Giuseppe Conte, che sta assicurando una linea forte e autorevole.

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