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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il Belgio si pente: torna l'obbligo delle mascherine nei luoghi pubblici. E via al Green pass

Il Paese, appena un mese fa, aveva ritenuto che non fossero più necessarie grazie al successo delle vaccinazioni. L'aumento dei contagi del 70% ha fatto cambiare idea

Aveva tolto l'obbligo delle mascherine nei luoghi al chiuso aperti al pubblico, al pari di Olanda e Regno Unito. E sul Green pass aveva preso tempo. Ma adesso che i contagi e le ospedalizzazioni sono tornati a salire a livelli preoccupanti, il Belgio ha deciso di fare marcia indietro: le mascherine sono tornate obbligatorie, e per entrare negli uffici pubblici, ma anche in bar, ristoranti e palestre, tutti dovranno avere il certificato digitale Covid. 

L'annuncio è arrivato ieri sera, dopo che nei giorni scorsi gli esperti del governo di Bruxelles avevano lanciato l'allarme su una possibile nuova ondata. Allarmi che però si erano scontrati con l'opposizione dei politici fiamminghi. Bart De Wever, sindaco di Anversa, si è mostrato particolarmente maldisposto nei confronti di queste disposizioni affermando che le sue Fiandre non dovrebbero pagare per i bassi tassi di vaccinazione dei francofoni (il Nord del Belgio presenta un tasso di vaccinazione dieci punti più elevato rispetto a quello del Sud fiammingo e di Bruxelles). Di fatto, saranno proprio i fiamminghi a dover tornare a usare le mascherine: le autorità di Bruxelles e Vallonia, nonostante il decreto del governo centrale, hanno preferito continuare a utilizzare la protezione. 

Le nuove disposizioni sono state prese in seguito a un rapido aumento dei contagi e appena un mese dopo l’entrata in vigore delle precedenti misure. Le contaminazioni sono aumentate nell’ultima settimana del 70 per cento, le ospedalizzazioni del 50 per cento e il numero di pazienti in terapia intensiva del 14 per cento. Nonostante questo aumento durante la conferenza stampa tenutasi questo martedì, il presidente Alexander De Croo, ha dichiarato che per il momento non è necessario chiudere alcun settore né implementare le restrizioni, ma è fondamentale restare “prudenti e vigili” senza rinunciare a nessuna attività, riporta LeSoir.

Durante la conferenza stampa si è anche parlato di terza dose di vaccino per la popolazione generale (per il momento possono farla solo gli immunodepressi) ma il governo federale per ora frena: “una dose supplementare di vaccino per la popolazione generale” sarà fatta “non appena l’utilità di questa dose nel ciclo vaccinale sarà scientificamente dimostrata”.

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