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Sabato, 2 Dicembre 2023
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Il Belgio obbliga medici e infermieri a vaccinarsi. E i sindacati annunciano uno sciopero

Il governo cede alle pressione degli esperti. Ma il personale sanitario annuncia una mobilitazione mentre le terapie intensive sono sempre più piene

Nel pieno di una quarta ondata che è tornata a riempire di pazienti con Covid gli ospedali e soprattutto le terapie intensive, il governo del Belgio ha deciso di venire meno alla sua tradizione liberale e di introdurre l'obbligo di vaccinazione almeno per il personale sanitario, con sanzioni che arrivano fino al licenziamento per chi rifiuta le dosi. Una decisione che ha fatto scattare subito la protesta dei sindacati di medici e infermieri: "Sarà un disastro", hanno scritto in una nota congiunta le principali sigle del settore, annunciano una mobilitazione per il 7 dicembre.

La protesta

"Agli albori dell'inverno - scrivono i sindacati - nel momento in cui raggiungiamo un picco significativo dei contagi, con il personale allo stremo dopo le diverse ondate della pandemia, non possiamo correre il rischio di perdere altri lavoratori. Il settore soffre di un carenza cronica (di personale, ndr) che si sta intensificando, mentre le istituzioni operano costantemente senza alcuna programmazione. Chiedere ancora sacrifici a un personale già affannato e stremato (..) è inaccettabile”, aggiungono. 

Le nuove norme

Stando alle nuove norme, tutti gli operatori sanitari saranno sottoposti ad obbligo vaccinale a partire dal 1º gennaio 2022: chi non avrà ricevuto l’inoculazione sarà sospeso dal servizio, mentre dopo un periodo di transizione di 3 mesi (che scade il 1º aprile) i recidivi andranno incontro al licenziamento e potrebbero non poter più accedere alla professione sanitaria. Si tratta di un provvedimento eccezionale per il Paese: attualmente in Belgio l'unico vaccino obbligatorio è quello contro la polomielite. E quasi tutti i partiti politici, dai liberali ai socialisti, si erano schierati contro qualsiasi ipotesi di vaccino obbligatorio all'inizio della campagna di immunizzazione dal Covid. Il premier Alexander De Croo, appena due mesi fa, aveva descritto l'obbligo vaccinale come "retorico e controproducente". Adesso, invece, si parla persino di estendere il provvedimento a tutta la popolazione. 

Quarta ondata

L’esecutivo guidato da Alexander De Croo ha dovuto prendere una serie di misure straordinarie per tentare di arginare l’esplosione di contagi nel Paese. Nella settimana dal 9 al 15 novembre la media giornaliera di nuovi casi rilevati è stata di oltre 11mila (+14% sulla settimana precedente), ma questo dato è probabilmente sottostimato dato che l’11 novembre era festa nazionale e sono stati eseguiti molti meno test. In media si sono registrati oltre 30 decessi al giorno (+33%), portando il conteggio dei morti dall’inizio della pandemia a 26.526. Tra il 12 e il 19 novembre, ci sono stati quasi 250 ricoveri al giorno in media, un aumento del 20%. Ad oggi, i ricoverati per Covid sono 2.867, di cui 578 in terapia intensiva, mentre l’indice di riproduzione del virus è salito all’1,12, con un’incidenza di 1.286 casi ogni 100mila abitanti.

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