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Giovedì, 28 Marzo 2024
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I centri per i tamponi Covid sono allo stremo, allarme in Belgio

Complici l'aumento dei contagi e l'espansione del pass sanitario sempre più persone si stanno sottoponendo ai test. Ma il governo ha tagliato i finanziamenti ai laboratori

Mentre a Bruxelles esplodono le proteste contro il Pass sanitario, i centri di depistaggio per il Covid-19 hanno raggiunto il punto di saturazione. Il numero di test effettuati in Belgio è ora al livello più alto dall'inizio della pandemia. Questo è il risultato di vari fattori: il crescente numero di contaminazioni nel Paese, l'espansione del "Covid Safe Ticket", che significa che più persone si stanno sottoponendo al test, e la diminuzione dei finanziamenti ai centri di depistaggio, con conseguente diminuzione del personale.

"Il sistema sta collassando in alcune regioni. Nella provincia di Anversa, diversi laboratori non sono più in grado di tenere il passo", ha detto Herman Goossens, direttore del laboratorio della clinica universitaria di Anversa. I centri più piccoli, incapaci di processare un numero così elevato di tamponi, stanno chiedendo aiuto alla piattaforma federale "Bis", una rete di otto ospedali universitari creata alla fine dello scorso anno per integrare la capacità di test dei laboratori più piccoli. La rete è in grado di elaborare dai 50mila ai 60mila tamponi al giorno, ma vi sono due principali problemi: il primo è che anche questi centri stanno per raggiungere il loro punto di saturazione, il secondo è che alcuni di questi piccoli centri usano materiali diversi da quelli della piattaforma federale e questo fa si che le provette non possano essere processate da Bis.

Bruno Verhasselt capo dipartimento del laboratorio dell'ospedale universitario di Gand, che fa parte della rete ha spiegato al giornale fiammingo De Morgen che il finanziamento mensile dato a questa piattaforma federale di test è diminuito da 720mila euro a 270mila euro per laboratorio dal primo ottobre, poiché i laboratori non stavano raggiungendo i loro obiettivi di fare un minimo di 2mila test al giorno a causa della diminuzione della domanda, con un conseguente licenziamento del personale.

"Le critiche sul cosiddetto 'spreco di denaro' alla piattaforma federale di test sono ormai superate dai fatti", ha detto Verhasselt. "I vigili del fuoco non devono uscire ogni giorno. Ma ora che la casa è in fiamme, la gente guarda di nuovo a noi per spegnerla". Secondo Goossens, se la pressione continua ad aumentare, il governo dovrà affidarsi a società più grandi, private e più costose, oppure adeguare la politica dei test e testare meno. "Ma allora, naturalmente, avremmo meno informazioni sulla diffusione del virus", ha detto Goossens. "E stiamo effettivamente navigando alla cieca".

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