rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità

Sempre più italiane praticano l'autoerotismo, ma sui sex toys lontane da tedesche e inglesi

Uno studio europeo fa il punto su un argomento considerato spesso tabù: "effetto lockdown" sulle abitudini sessuali delle donne

La masturbazione è un atto che viene solitamente associato agli uomini e che da molte donne è ancora considerato quasi un tabù, una cosa che non si fa, o che comunque di cui non si parla. Ma con le nostre società che sono in continua evoluzione, anche dal punto di vista dell'apertura mentale e della libertà sessuale, le cose stanno cambiando, anche in Italia, dove sempr epiù donne praticano l'autoerotismo, anche con giocattoli erotici, seppur in percentuali inferiori a quelle di altre europee. E a dare una spinta a questo cambiamento potrebbe essere srtata anche la pandemia di coronavirus. Forse perché private della socialità e costrette a restare a casa per tanto tempo, a quanto pare è aumentato negli ultimi due anni il numero di donne che praticano (o ammettono di praticare) l'onanismo. Lo rivela un sondaggio dell’Ifop, l'Istituto francese di sondaggi d'opinione, che ha interessato cinque nazioni europee.

Il sondaggio

Il sondaggio è stato commissionato da The Poken Company, società di intrattenimento per adulti, in collaborazione con l’Osservatorio europeo per la sessualità femminile ed è stato realizzato su un campione di 5025 donne provenienti da Francia, Italia, Spagna, Germania e Regno Unito. Secondo l'indagine è la Francia il paese che ha fatto registrare il maggiore aumento: circa 15 punti percentuali in quattro anni. Nel 2017 le francesi che dichiaravano di masturbarsi erano il 41 per cento contro il 56 per cento del 2021. Il fenomeno è in crescita anche in Italia e Spagna, che hanno fatto registrare rispettivamente un aumento di nove e quattro punti percentuali con il nostro Paese che è passato dal 67 al 74 per cento. In Germania e Regno Unito, Paesi in cui i numeri erano già elevati (82 e 78 per cento), l’aumento è stato solo dell’1 e del 3 per cento.

Pornografia e sex toys

I dati in aumento non sono solamente legati alla masturbazione femminile in sé, infatti, è in crescita anche la percentuale di europee che affermano di guardare materiale pornografico e di utilizzare dei sex toys. Per quanto riguarda questi ultimi, l’istituto sottolinea che la pandemia non ha portato a un "boom" nel loro uso ma che il loro utilizzo sia in aumento lento e costante da ormai alcuni anni. É probabile che la pandemia e i lockdown abbiano contribuito all’aumento del fenomeno, ma è difficile quantificare in che misura. Secondo l’Ifop la cosa potrebbe essere “il prodotto di una tendenza più strutturale, segnata dalla crescente autonomia del piacere femminile e dall'uso sempre più diffuso e disinibito della pornografia e dei sex toys”. In Italia comunque la percentuale di donne che usano vibratori o giocattoli sessuali è molto più bassa che nel resto d'Europa, seppur in crescita: il 30 per cento quest'anno rispetto al 17 di quattro anni fa. In Germania è il 61, nel Regno Unito il 60, in Spagna il 57 e in Francia il 46.

Genere e orientamento sessuale

Nonostante la crescita lo scarto con il sesso maschile continua ad essere molto elevato: in Europa hli uomini ad aver dichiarato di praticare la masturbazione sono il 95 per centro contro il 78 per cento delle donne. Inoltre, gli uomini ad affermare di farlo abitualmente almeno una vota a settimana sono il 50 per centro mentre le donne il 20. Oltre alle differenze di genere, anche quelle di orientamento sessuale hanno un forte peso nell'approccio a questa pratica. Il sondaggio mostra che le donne europee che si identificano come lesbiche o bisessuali hanno quasi il doppio delle probabilità di masturbarsi rispetto alle donne eterosessuali (67 per cento rispetto al 37 per cento).

Età

Per quanto riguarda le fasce di età, lo studio mostra come la amsturbazione sia considerata più normale, e quindi più praticata, dalle giovani: il 50 per cento delle donne sotto i 30 anni si masturba regolarmente, rispetto al 46 per cento della fascia 30-39 anni e al 40 per cento delle donne di 40 anni e oltre. Queste differenze generazionali possono essere spiegate dal fatto che negli ultimi anni il sesso e la scoperta del proprio corpo sono diventati sempre meno argomenti proibiti, e vengono affrontati in maniera più libera, anche attraverso serie televisive. Ad esempio ha riscosso grande successo internazionale la serie televisiva Sex Education, prodotto di punta di Netflix, in cui oltre a intrattenere si cerca di spiegare senza filtri e senza moralismi la sessualità ad un pubblico di giovani e giovanissimi (ma non solo).

Divari culturali

L’età, il sesso e l’orientamento sessuale non sono gli unici fattori a fare la differenza. I fattori culturali sono molto utili per spiegare i divari tra le diverse nazioni. L’Ifop spiega come i Paesi che hanno raggiunto una maggiore parità dei sessi “si distinguono per una maggiore integrazione dei sex toys nel loro repertorio sessuale”. In Germania e nel Regno Unito sono il 60 per cento le donne che dichiarano di utilizzarli contro il 30 per cento delle italiane. L’istituto ha inoltre sottolineato come le donne con i titoli di studio più elevati siano più inclini a masturbarsi. Tra i vari livelli di studio troviamo uno scarto di ben 25 punti percentuali, con il 45 per cento delle donne con un alto livello di istruzione contro il 20 per cento delle fasce più basse. Lo studio afferma inoltre che le donne che si considerano “molto belle” praticano l’auto erotismo più di quelle che non si considerano belle, lo stacco è qui di 13 punti (51 conto 38 per cento).

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sempre più italiane praticano l'autoerotismo, ma sui sex toys lontane da tedesche e inglesi

Today è in caricamento