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Giovedì, 18 Aprile 2024
La stretta

Scatta il lockdown per i non vaccinati, e gli austriaci corrono a fare la dose

L'accesso ai ristoranti e ai locali è adesso consentito solo a chi ha ricevuto le iniezioni o è guarito, gli altri sono esclusi anche con test negativo. E ai centri vaccinali è boom di richieste

Il governo austriaco sembra sia riuscito nell'intento di convincere gli scettici e gli attendisti a fare il vaccino contro il coronavirus, utilizzando la linea durissima. Da oggi solo le persone che hanno avuto entrambe le iniezioni e chi è guarito dopo aver contratto la malattia potranno mangiare nei ristoranti, andare dal parrucchiere, partecipare a eventi sportivi e usare gli impianti sciistici, gli altri non potranno neanche con un tampone negativo.

Corsa alle vaccinazioni

E dopo l'annuncio della stretta arrivato venerdì scorso, sabato circa 10mila persone hanno ricevuto la prima dose e domenica in tutto il Paese si sono viste lunghe code fuori ai centri vaccinali come quello mobile dell'autobus per i vaccini a Vienna-Döbling, secondo quanto riporta The Local. E solo in Tirolo, durante il weekend, con 3.200 prime dosi il numero dei nuovi vaccinati è triplicato rispetto ai fine settimana precedenti, scrive la Tiroler Tageszeitung. In totale sabato sono state effettuate circa 32mila vaccinazioni, la maggior parte delle quali erano dosi di richiamo. I medici hanno già somministrato 213mila vaccinazioni questa settimana, il numero più alto dall'inizio di agosto. Con un'incidenza che ormai tocca quota 600 Vienna teme che la Germania ancora questa settimana possa emettere una raccomandazione sull'inopportunità di recarsi in Austria, mettendo così a rischio l'imminente stagione invernale. Un totale di 8.554 nuovi casi di infezione da coronavirus sono stati confermati domenica a livello nazionale, un aumento significativo rispetto a una settimana fa quando sono stati segnalati 5.684 nuovi casi. A preoccupare soprattutto il numero dei ricoveri in terapia intensiva, dove ormai sono occupati 365 dei 659 letti disponibili.

Un Paese '2G'

Per far scendere questi numeri il cancelliere Alexander Schallenberg ha chiarito ieri che le restrizioni sui non vaccinati non verranno revocate prima di almeno sei settimane. "Probabilmente sarà un Natale 2G", ha detto al Kronen Zeitung, riferendosi alla regola geimpft/genesen (vaccinato/guarito). Il vicecancelliere Werner Kogler ha anche affermato che le restrizioni "con ogni probabilità" saranno ancora in vigore anche Capodanno. Oltre alle restrizioni per i non vaccinati da oggi è obbligatoria anche la mascherina Ffp2 nei negozi, musei e biblioteche. I trasgressori delle nuove regole rischiano una multa di 500 euro, i gestori addirittura 3.600 euro. Nel frattempo l'università Alpen Adria di Klagenfurt ha annunciato che dal 15 novembre negherà l'accesso al personale e ai studenti non vaccinati. "Non è cattiveria ma buon senso che ci spinge a questo provvedimento", ha detto il rettore Oliver Vitouch, secondo cui "chi rifiuta categoricamente il vaccino dovrebbe interrogarsi se l'università è la cosa giusta per lui".

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