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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Covid-19

L'Austria verso il confinamento per i non vaccinati: "Per loro non sarà un inverno piacevole"

Il premier paventa un lockdown selettivo con le stesse regole di quello dello scorso anno: uscire di casa solo per andare a lavoro, comprare beni essenziale e fare jogging

"È ormai chiaro che l'inverno e Natale non saranno confortevoli per chi non è vaccinato". Lo ha detto ai cittadini austriaci il premier, Alexander Schallenberg, mandando un ulteriore segnale che il governo sta muovendosi verso misure ancora più dure per chi non si è ancora vaccinato contro il Covid-19.

Il Paese ha già imposto loro una sorta di semi-lockdown, impedendogli l'accesso a ristoranti, barbieri, eventi sportivi e impianti sciistici anche se presentano un test negativo, provvedimento che ha avuto l'effetto di far crescere il numero di persone che ha deciso di fare la dose, ma non è ancora abbastanza per le autorità. Vienna ora potrebbe passare alla fase successiva con il divieto di uscire se non per andare a lavoro, fare la spesa di beni essenziali e fare esercizio fisico. Nelle ultime 24 ore, la nazione ha registrato un record di 11.975 contagi. L'incidenza su sette giorni è ormai salita a 751 casi ogni 100mila abitanti, tre volte più della Germania che già è in difficoltà. I territori dove si registrano più contagi sono la Bassa Austria con 2.479 e l'Alta Austria con 2.278. A Vienna i nuovi casi sono 1.258 e in Stiria 1.518. Nel Salisburghese e Alta Austria le terapie intensive sono ormai al limite della capienza: medici ed esperti chiedono apertamente nuove restrizioni. Shallenberg ha definito "vergognosamente basso" il tasso di vaccinazione nel Paese, pari al 65 per cento della popolazione, oltre dieci punti percentuali in meno rispetto alla media Ue.

Data la crescita dei contagi, già fra pochi giorni i non vaccinati potrebbero essere sottoposti a misure ancora più dure, ha proseguito il premier, esortando tutti a fare le iniezioni al più presto. Secondo un piano governativo concordato a settembre, una volta che il 30 per cento dei letti di terapia intensiva sarà occupato da pazienti Covid-19, le persone non vaccinate contro il coronavirus saranno messe in isolamento, con restrizioni ai loro movimenti quotidiani. Il livello attuale è del 20 per cento e sta aumentando rapidamente. "Secondo il piano, in realtà abbiamo solo pochi giorni prima di introdurre il lockdown per le persone non vaccinate", ha detto Schallenberg a una conferenza stampa nella provincia più occidentale del Vorarlberg. Questo significherebbe che chi non ha ricevuto le dosi non potrà “uscire di casa a meno che non vada a lavorare, fare la spesa (per l'essenziale), sgranchirsi le gambe. Cioè esattamente ciò che tutti noi abbiamo dovuto soffrire nel 2020", ha detto Schallenberg, riferendosi a tre confinamenti nazionali dello scorso anno.

Un precedente tentativo del ministro della Salute Wolfgang Mueckstein di imporre il lockdown per i non vaccinati, almeno nelle regioni con più contagi dell'Alta Austria e Salisburgo, è stato bloccato dalle resistenze locali. Ma la situazione negli ospedali si sta aggravando, con medici e infermieri che chiedono misure più incisive. Il presidente della Camera di commercio tirolese Christoph Walser (OeVP) ha criticato apertamente il dibattito in corso: "Non possiamo decidere qualcosa di nuovo ogni due giorni. Un lockdown generale non sarebbe più gestibile e sarebbe una catastrofe".

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