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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'arresto / Svizzera

Preso il re della droga che tagliava le dita ai suoi nemici, era tra i principali ricercati in Europa

Latitante da due anni, aveva sulla testa un mandato di cattura internazionale. Lo ha fermato la polizia svizzera per dei documenti falsificati

È stato arrestato in Svizzera il “tagliatore di dita”, uno dei signori europei della droga, dopo due anni di latitanza. E nemmeno per uno dei suoi crimini più efferati: era stato fermato per una contraffazione di documenti.

Flor Bressers è un 35enne belga che da tempo è finito in cima alla lista dei criminali più ricercati sia dal suo Paese che dall’Europol, l’agenzia di polizia europea. Ma, come riferisce il Guardian, era diventato noto al grande pubblico con il soprannome di “tagliatore di dita” perché nel 2010 era stato accusato di aver tagliato il dito di un altro malvivente olandese, suo nemico, con delle forbici da potatura. Nel processo riuscì ad essere assolto dall'accusa, ma il soprannome e la fama gli sono rimaste attaccate.

Un altro soprannome di Bressers era “l’universitario”, poiché pare che avesse conseguito una laurea in criminologia. Dal 2020 era ricercato e doveva scontare una condanna di quattro anni per aver rapito, picchiato e sfregiato con un rasoio un fioraio olandese, come punizione perché non era riuscito a contrabbandare la sua droga alla dogana britannica come lui gli aveva ordinato.

Bressers è stato collegato a diversi casi che riguardavano una banda di narcotrafficanti che operava ad Anversa, il secondo porto d’Europa e una delle principali porte di ingresso di cocaina nel continente, che pare avesse contrabbandato tonnellate di polvere bianca dall’America Latina. “Il grave crimine organizzato è il filo conduttore” nell’operato del malvivente, secondo quanto dichiarato dal portavoce dei procuratori della città, Kristof Aerts. I misfatti “includono le indagini sul traffico internazionale di droga in cui è stata commessa violenza”, ha aggiunto.

Sulla sua testa pendevano le accuse di rapimento, sequestro di persona e presa d’ostaggi e partecipazione a un’organizzazione criminale. La sua cattura è avvenuta a Zurigo, dove la polizia cantonale l’ha fermato insieme alla sua compagna, una 28enne olandese, e il figlio. Il Belgio ha richiesto l'estradizione.

Ma quello di Bressers potrebbe non essere un caso isolato. A conferma della diffusione in Europa della violenza tipica dei cartelli della droga che operano, ad esempio, in Messico e in Colombia, i procuratori dei Paesi Bassi hanno scoperto una camera di tortura insonorizzata a Wouwse Plantage, nella regione del Brabante. Lì, è stata rinvenuta una sedia da dentista riadattata, con cinghie per bloccare braccia e gambe e morsetti per le dita, bisturi, martelli, pinze, tronchesi, cesoie, bruciatori a gas, fasce e nastro adesivo.

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