Annullato il processo contro l'eroina di Netflix e i volontari che avevano salvato migranti
La decisione è stata presa in ragione di irregolarità procedurali. Tra gli imputati anche la rifugiata siriana Sarah Mardini protagonista di un film uscito sulla piattaforma online
Il tribunale dell'isola di Lesbo ha annullato il processo per spionaggio contro l'attivista e profuga siriana Sarah Mardini, la cui storia è stata raccontata nel film Le Nuotatrici, disponibile su Netflix, e altri 23 operatori umanitari della Ong Erci (Emergency response center international). La decisione è stata presa dal tribunale di Mitilene, la capitale dell'isola, a causa di irregolarità procedurali, tra cui la mancanza di traduzione dell'accusa per gli imputati stranieri.
L'eroina di Netflix che rischia il carcere per aver salvato vite umane
L'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati, chiesto alla magistratura greca di ritirare tutte le accuse contro i volontari, che stanno ancora affrontando un'indagine con l'accusa di traffico di esseri umani, riciclaggio di denaro, frode e uso illegale di frequenze radio, sostenendo che "salvare vite umane e fornire assistenza non dovrebbe mai essere considerato un reato". La portavoce dell'Agenzia delle Nazioni Unite, Elizabeth Throssell, ha sottolineato l'effetto negativo di questi procedimenti sui difensori dei diritti umani e sulle organizzazioni umanitarie che sono state costrette a interrompere il loro lavoro in Grecia e in altri paesi dell'Unione Europea.
l donna ha anche messo in evidenza la criticità dell'assistenza salvavita nel Mediterraneo orientale, dove quasi 500 migranti sono morti o sono dispersi dall'inizio del 2021 secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni. Attualmente non ci sono organizzazioni civili di ricerca e salvataggio che operano in Grecia.
Inoltre, l'Alto commissariato è preoccupato per il fatto che la legislazione di alcuni Paesi europei "viene utilizzata per criminalizzare sia i migranti che coloro che li assistono", ha sottolineato Throssell, aggiungendo che "la lotta al traffico di migranti si basa in ultima analisi sul miglioramento di canali sicuri per la migrazione regolare". La decisione dei tribunali greci di annullare il procedimento per gli operatori umanitari rappresenta un passo importante verso la fine della criminalizzazione delle azioni umanitarie e verso la protezione dei diritti umani dei migranti.
Il governo conservatore greco, eletto nel 2019, ha promesso di ridurre l'attrattiva del Paese per i richiedenti asilo. Per farlo, tra le altre cose, ha estenso di altri 80 chilometri del muro di 40 chilometri al confine greco-turco nella regione di Evros. Molti individui provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente tentano di entrare in Grecia, Italia e Spagna alla ricerca di migliori opportunità all'interno dell'Unione Europea.