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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Lo scandalo / Svezia

Aveva pescato anguille senza permesso, si dimette il braccio destro del premier svedese

La specie nel Paese è protetta, il politico in un primo momento aveva sostenuto di aver trovato i pesci per caso e di non essere il proprietario delle nasse in cui erano contenute

Il braccio destro del primo ministro svedese si è dimesso dopo essere stato coinvolto in un caso di pesca senza permesso di anguille, un pesce in via di estinzione, nell'arcipelago del sud-est del Paese.

L'attività di pesca di questa specie è stata strettamente riservata ai pescatori professionisti dal 2007 in quanto razza protetta. Peter Magnus Nilsson, giornalista di lunga data, assunto come braccio destro del premier Ulf Kristersson lo scorso ottobre, ha sostenuto in un primo momento aver trovato le anguille per caso e di non essere il proprietario delle nasse in cui erano contenute, per poi confessare spingendo l'opposizione in Parlamento a chiedere le sue dimissioni.

Per giustificarsi, Nilsson ha scritto su Facebook di aver pescato l'anguilla "fin dall'infanzia" e di "appartenere alla cultura dell'anguilla della Svezia meridionale", un'area in cui la gente ha pescato a lungo questo pesce in estate, prima che quasi scomparisse. Lunedì 23 gennaio, il capo del governo, ha ammesso che le azioni del suo collaboratore sono state "stupidee", ma ha detto che non giustificano il suo allontanamento: "Le persone a volte commettono idiozie", ha detto il primo ministro, che sperava di porre fine al clamore suscitato dalla confessione dell'ex giornalista. Ma non è stato così.

"Peter Magnus Nilsson ha deciso di lasciare il suo incarico di segretario di Stato presso il Comitato del Consiglio di Stato. Naturalmente trovo triste che si sia creata questa situazione, ma capisco la sua decisione", ha dichiarato Kristersson in un messaggio all'emittente pubblica Svt. "È stato un collaboratore prezioso della squadra ed è una persona molto competente", ha aggiunto.

L'opposizione socialdemocratica si è affrettata a chiedere al primo ministro se fosse stato a conoscenza delle accuse contro Nilsson quando lo ha nominato segretario di Stato. "Abbiamo bisogno di chiarezza su come si è svolto il processo di reclutamento", ha dichiarato Ardalan Shekarabi, portavoce del partito per la Giustizia. "La nostra reazione principale è che il Segretario di Stato ha mentito alle autorità", ha aggiunto. La stampa ha criticato il governo per aver praticato "due pesi e due misure" e per aver appoggiato un individuo coinvolto in una violazione della legge sulla protezione delle specie.

Per il quotidiano Expressen, la dimissione di Nilsson rappresenta un duro colpo per il capo del governo, che già sta affrontando crescenti difficoltà, tra cui fallimenti nel processo di adesione alla Nato e promesse non mantenute di un rapido sollievo per le famiglie colpite dagli aumenti dei prezzi dell'energia. Il Dagens Nyheter, d'altra parte, ha parlato di "una sconfitta" per la destra in generale.

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