Amministrazione online, Italia ancora sotto la media europea
La relazione della Commissione sull'eGovernment mostra una riduzione del divario tra Paesi Ue. Ma il Belpaese rimane in ritardo su competenze digitali e servizi sul web offerti dalla PA
Un’Italia in linea con gli altri Paesi europei per quanto riguarda la digitalizzazione, ma in ritardo sui servizi di eGovernment offerti ai cittadini, vale a dire sull’utilizzo di tecnologie d’informazione e comunicazione nelle pubbliche amministrazioni. È il quadro che emerge dalla relazione pubblicata dalla Commissione europea che valuta anche i livelli di interoperabilità transfrontaliera e di interazione digitale tra amministrazioni e cittadini o imprese negli Stati Ue e in altri otto Paesi terzi. Lo studio di quest'anno mostra, in generale, miglioramenti nel livello di trasparenza e utilizzo dei servizi digitali, come l'identificazione elettronica (eID).
Si riduce il gap coi migliori d'Europa
Si riduce inoltre il divario che separa i Paesi più all’avanguardia sull’amministrazione digitale da quelli con le peggiori performance. Tale gap si è ridotto a 42 punti percentuali, ben al di sotto della differenza superiore ai 50 punti rilevata nel corso di tutto il quinquennio 2012-2015. I Paesi pionieri nei servizi pubblici digitali sono Malta, Estonia e Austria, tallonati da Lettonia, Lituania e Finlandia.
Il ritardo italiano
Per quanto concerne l’Italia, il rapporto fotografa una situazione contraddittoria. Da una parte la digitalizzazione è in linea con la media degli altri Paesi europei. Quel che scarseggia è invece la penetrazione delle nuove tecnologie, vale a dire, dal punto di vista pratico, il numero di persone che presentano moduli ufficiali online alle autorità amministrative o che usano processi automatizzati, una pratica che riduce sensibilmente la modulistica e la burocrazia richiesta ai cittadini. Altro ritardo italiano è rappresentato dalle competenze digitali della popolazione, ancora sotto la media Ue.
Priorità dell'Europa
L’Europa nel suo insieme può vantare di essere all’avanguardia sui servizi progettati per soddisfare le esigenze e le aspettative dei cittadini. La Commissione avverte che sarà però necessario fare ulteriori sforzi per migliorare la sicurezza dei servizi pubblici online, nonché per aumentare la trasparenza, la mobilità transfrontaliera e la disponibilità di identificazione elettronica per permettere di bypassare la burocrazia cartacea.