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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso / Germania

Credeva che il suo amico gli avesse salvato la vita, invece aveva tentato di ucciderlo

Sta facendo scalpore in Germania la storia di un uomo che dopo anni ha scoperto di essere stato vittima di quello che è stato uno dei peggiori serial killer della nazione, un infermiere che causava infarti ai pazienti per poi salvarli e fare la figura dell'eroe. Ma non sempre il trucco funzionava

Per anni a creduto che quello che credeva essere un suo amico fosse la persona che gli aveva salvato la vita dopo un brutto incidente, invece si trattava dell'uomo che aveva cercato di ucciderlo, uno dei peggiori serial killer della storia della Germania. È la storia di Matthias Corssen, che ha sconvolto il Paese, e che è emersa dopo che la vittima del tentato omicidio ha deciso di raccontare tutto a diversi media tra cui il settimanale Die Zeit e a Radio Bremen per un documentario che ha avuto grande successo nella nazione.

Il 21 giugno del 2004, all'età di 29 anni, Corssen è rimasto vittima di un incidente stradale quando un furgone che consegnava pizze, a Ganderkesee, in Bassa Sassonia, ha centrato in pieno la sua auto. Inizialmente, a parte forti dolori e alcune ferite, sembrava essere in condizioni non disperate, ma all'arrivo dell'ambulanza è andato in arresto cardiaco. Immediatamente intubato è stato portato in ospedale in elicottero, e lì rianimato da un infermiere come lui, che era anche una conoscenza di Corssen oltre che ad essere un suo collega, Niels Hogel. Il recupero dall'incidente però è stato più duro del previsto e l''uomo ha iniziato ad avere disturbi motori, ha perso il controllo del braccio destro e difficoltà di concentrazione che gli impedivano addirittura di riuscire a terminare la lettura dei giornali. Dopo poco è andato in depressione e ha iniziato a rivolgersi a degli psichiatri.

Il suo presunto amico e salvatore pure dopo poco è finito nei guai, con l'accusa di aver causato la morte di un malato di cancro ricoverato nell’ospedale in cui lavorava. Per ingraziarlo di averlo salvato lo ha ospitato anche per un breve periodo a casa sua, in quel momento di difficoltà, prima di cacciarlo perché Hogel non faceva altro che bere e dare fastidio. Solo anni dopo ha scoperto chi fosse realmente l'uomo che lo aveva rianimato dall'incidente: uno dei peggiori serial killer della storia della Germania, la persona che aveva provato a uccidere anche lui. Il processo iniziato con l'accusa di aver causato la morte del malato di cancro, si è concluso dopo anni con la scoperta che il 45enne Hogel era responsabile di almeno 91 morti.

Quando lavorava come infermiere induceva l’arresto cardiaco nei pazienti con iniezioni di farmaci, per poi rianimarli e fare la figura dell'eroe. Ma decine di volte non è riuscito a riportarli in vita uccidendoli, e per questo è stato condannato in via definitiva nel 2019, e solo allora, viste le stringenti regole sul rispetto della privacy delle persone sotto processo, la sua identità è stata svelata. Corssen però aveva capito cosa era successo lo capisce solo nel 2014, dieci anni dopo l’incidente che gli aveva cambia la vita, quando la polizia lo convocò come possibile vittima di un tentato omicidio. Soltanto ora ha finalmente avuto il coraggio di raccontare la sua tragica storia, nella speranza che questo possa aiutarlo a superare il suo trauma.

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