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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'accusa / Albania

“Le proteste contro il caro bollette sono pro-Putin, lo dice l'Ue”

L'accusa del premier albanese Edi Rama, il quale, citando un funzionario di Bruxelles, sostiene che i manifestanti siano finanziati dalla Russia per destabilizzare il Paese

Non si placano le proteste che stanno attraversando l’Albania da giorni contro l’aumento generalizzato dei prezzi, per l’abbassamento delle tasse e per una stretta sulla corruzione. Ma il premier Edi Rama ha detto ai manifestanti di “vergognarsi”, citando una fonte di Bruxelles secondo cui le proteste sarebbero un tentativo di gruppi pro-Cremlino di destabilizzare il Paese.

Per il sesto giorno consecutivo in diverse città albanesi si sono tenute le più grandi proteste popolari nella storia nazionale recente, da quando cioè il Paese abbandonò il regime comunista nel 1991. I cittadini stanno chiedendo che vengano abbassate le tasse per i ceti meno abbienti e che vengano innalzate per gli oligarchi, accusati di tenere in mano il governo grazie alla corruzione.

Accuse che il premier Rama ha respinto, accusando i manifestanti di essere in realtà al soldo della Russia e bollando le proteste come una “vergogna nazionale”. Il primo ministro, econdo quanto riportato da Euractiv, ha dichiarato di essere stato contattato da un non meglio identificato funzionario dell'Unione europea, il quale gli avrebbe confidato che le proteste sono state organizzate con l’intento di destabilizzare l’Albania facendo crescere il sostegno per Mosca e il presidente russo Vladimir Putin. Tale confidenza è arrivata alla vigilia della visita a Tirana dell'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue, Josep Borrell.

Dal canto loro, i manifestanti hanno ribadito il proprio diritto ad essere protetti dall’aumento generalizzato dei prezzi da parte del governo. Circa un terzo della popolazione vive sotto la soglia di povertà e sono centinaia di migliaia gli albanesi che abbandonano la propria terra per cercare standard di vita più dignitosi altrove. Rama ha recentemente annunciato un pacchetto di misure di sostegno alle famiglie, ma i protestanti sostengono che non è abbastanza. E chiedono al premier di rispondere alle accuse di corruzione e di influenza indebita degli oligarchi sul suo governo. 

Le proteste hanno portato anche a diversi arresti: i manifestanti hanno denunciato che 34 attivisti sono stati detenuti per 4 giorni, inclusi giovani, donne e persino un disabile che, secondo il suo avvocato, sarebbe stato tenuto senza cibo né acqua. Diversi attivisti hanno riferito ai media locali che la polizia ha condotto numerosi arresti operando in borghese, anche tra soggetti che non stavano prendendo parte attiva nelle proteste.

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