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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'annuncio

Su Airbnb è finita la festa: vietati i party nelle case in affitto

Confermato il divieto introdotto durante il Covid. L’azienda Usa ha invece fatto dietrofront sul limite di sedici ospiti per ciascun immobile

Lo stop alle feste in casa, introdotto da Airbnb durante la pandemia, è diventato definitivo. Lo ha annunciato il colosso degli affitti di breve periodo spiegando che la misura decisa per limitare i contagi ha portato una serie di benefici collaterali per i proprietari di casa, ma anche per la reputazione della società di San Francisco. Di qui la conferma del divieto di organizzare feste nelle case affittate su Airbnb.

“Riteniamo - si legge in una nota dell’azienda americana - che esista una correlazione diretta tra la nostra attuazione della politica” contro i party “nell'agosto 2020 e un calo del 44% su base annuale del tasso di segnalazioni delle feste” in casa. “Il divieto è stato ben accolto dalla nostra comunità di host” ovvero di chi mette gli immobili a disposizione degli utenti dell’app “e abbiamo ricevuto feedback positivi” anche dalle città a maggior concentrazione di appartamenti e case in affitto su Airbnb. Di conseguenza “le feste e gli eventi di disturbo continueranno a essere vietati, compresi gli incontri con invito aperto”. Bandite dall’app anche “le case per feste”. 

Il regolamento aziendale, inoltre, continuerà a includere gravi conseguenze per gli utenti che tentano di violare queste regole. Le sanzioni vanno dalla sospensione dell'account alla rimozione definitiva dalla piattaforma. Nel 2021, ha affermato Airbnb, oltre 6.600 ospiti sono stati sospesi dalla piattaforma per aver tentato di violare il divieto di organizzare feste in casa. Ma le novità non riguardano solo le restrizioni. 

Airbnb dovrà trasmettere i dati sugli affitti dei suoi clienti al fisco

Airbnb ha infatti annunciato che rimuoverà il limite di persone che si possono ospitare in una sola casa. In precedenza, l’azienda americana aveva imposto un limite di sedici persone sempre a causa dei rischi di contagio legati al Covid-19. L'azienda ora ha affermato che “diversi tipi di case più grandi sono in grado di ospitare comodamente e in sicurezza più di 16 persone, dai castelli in Europa ai vigneti negli Stati Uniti alle grandi ville in spiaggia nei Caraibi”. Di qui il via libera a sfruttare appieno gli immobili.

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