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Martedì, 23 Aprile 2024
Crisi Russia-Ucraina

Affari e guerra: l’Ue è il primo partner commerciale della Russia

Nel 2020 Mosca ha esportato verso l’Ue beni per un valore di 95,3 miliardi a fronte di 79 miliardi di importazioni. Ma il saldo favorevole al Paese di Putin si è ridotto nell’ultimo decennio

Le relazioni politico-diplomatiche tra l’Unione europea e la Russia sono ai minimi termini. Ciononostante, le relazioni economiche tra i ventisette Paesi Ue e Mosca continuano a muovere miliardi di euro ogni anno e a generare enormi profitti. La Russia è infatti il quinto partner commerciale dell’Ue e nel 2020 rappresentava il 4,8% del totale degli scambi di merci dell’Ue con il resto mondo.

Vista da Mosca, la relazione è ancora più forte. L’Ue è infatti il principale partner commerciale della Russia, con il 37,3% del commercio totale di merci del Paese con il resto del mondo. La bilancia commerciale è a favore della Federazione Russa. Nel 2020 l’Ue ha infatti importato dalla Russia beni per un valore di 95,3 miliardi, mentre l’Ue ha esportato verso Mosca merci per un valore di 'soli' 79 miliardi. A conti fatti, il Paese governato da Vladimir Putin ha avuto un surplus commerciale pari a 16,4 miliardi di euro nei confronti dell’Unione europea. 

Dal 1997 le relazioni politiche ed economiche dell'Ue con la Russia si basano sull’Accordo bilaterale di partenariato e cooperazione, meglio noto con l’acronimo in inglese Pca. Le disposizioni del Pca relative agli scambi mirano a promuovere il commercio e gli investimenti e a sviluppare relazioni economiche reciprocamente vantaggiose. Un accordo che ha preceduto una stagione di integrazione della Russia nel mercato globale, culminata nel 2012 con l’ingresso nell’Organizzazione mondiale del commercio, meglio nota come Wto. Poco tempo dopo i rapporti tra Mosca e l’Occidente sarebbero nuovamente tornati ‘freddi’.

Dal 2014 l'annessione illegale della Crimea e il conflitto nell'Ucraina orientale hanno infatti gravemente pregiudicato le relazioni tra Bruxelles e Mosca. In risposta alla prima invasione militare russa contro Kiev, l’Ue ha adottato una serie di sanzioni riguardanti quattro settori economici: accesso ai finanziamenti, armi, beni a duplice uso e tecnologie specifiche per la produzione e l'esplorazione delle risorse petrolifere. Nell'agosto del 2014 la Russia ha reagito introducendo un divieto sulle importazioni di una serie di prodotti agricoli e alimentari dell’Ue e ha esteso la portata dei prodotti nell'ottobre 2017. Nonostante le sanzioni, l’Ue è ancora il primo partner commerciale per la Russia, anche se saldo a favore di Mosca si è ridotto di oltre 50 miliardi di euro nel periodo dal 2010 al 2020.

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