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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Con l'accordo Ue-Turchia offerta una (mini) carta prepagata a un milione di rifugiati

Oltre all'assistenza nei campi ad ogni profugo vengono assicurati 30 euro al mese che può spendere come meglio ritiene. Il commissario Stylianides: “Stiamo facendo la differenza”

Sono un milione i rifugiati che sono stati aiutati dall'Unione europea in Turchia dopo il piano d'azione comune sottoscritto da Bruxelles e Ankara. Lo ha fatto grazie al progetto Emergency Social Safety Net (Essn) implementato dal World Food Programme insieme alla Mezzaluna Rossa, che consiste anche nel fornire una carta prepagata su cui vengono caricati 30 euro al mese.

"Oggi è una tappa fondamentale grazie ai risultati importanti raggiunti dalla più grande strategia di aiuti umanitari mai messa in atto dall'Ue, che ta portando a termine gli impegni presi in Turchia”, ha rivendicato il commissario alla Gestione delle crisi Christos Stylianides. “Abbiamo fatto la differenza per un milione di persone e con l'impegno e il lavoro dei nostri partner, l'impatto del programma cresce di giorno in giorno”, ha aggiunto il commissario ricordando che “la Turchia continua ad ospitare la più grande popolazione dei rifugiati nel mondo”, e che è “dovere umanitario e morale” dell'Europa “aiutare i rifugiati che sono fuggiti dalla guerra e dalla persecuzione ".

Cosa prevede il programma 

Il programma, da 348 milioni di euro, finanziato tramite il sistema Ue per i rifugiati in Turchia, prevede trasferimenti mensili (di circa 30 euro a persona al mese, oltre ai supplementi trimestrali) ai profughi più vulnerabili. L'assistenza è condotta attraverso una speciale carta di debito che può essere utilizzata per l'acquisto di oggetti essenziali nei negozi locali. “Questo approccio è efficiente dal punto di vista economico ed offre ai rifugiati la dignità della scelta, stimolando al contempo le economie locali”, rivendica la Commissione in una nota in cui assicura che “tutti i finanziamenti sono strettamente monitorati per garantire che siano ben spesi”.

La registrazione dei profughi per il programma è iniziata nel novembre del 2016 ed i primi trasferimenti finanziari sono iniziati alla fine di dicembre dello stesso anno. L'Ue ei suoi partner continueranno a portare avanti il progetto con l'obiettivo di arrivare a sostenere 1,3 milioni di rifugiati entro la fine di quest'anno.

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