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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il patto / Egitto

Dall'Ue 80 milioni all'Egitto per bloccare le partenze dei migranti verso l'Italia

L'accordo siglato tra Bruxelles e Il Cairo. Quest'anno sono stati oltre 16mila gli egiziani sbarcati nel Belpaese

Fermare le partenze illegali di migranti verso l'Italia, ma nel rispetto dei diritti. È in sintesi questo il fulcro dell'accordo sottoscritto tra Unione europea ed Egitto, che prevede lo stanziamento di 80 milioni di euro da parte di Bruxelles per un programma di gestione delle frontiere. 

Dall'1 gennaio al 28 ottobre di quest'anno, secondo i dati del ministero dell'Interno italiano, sono stati 16.413 i migranti arrivati ​​in barca nel Belpaese che si sono dichiarati egiziani. Si tratta del secondo gruppo più numeroso dopo i tunisini. La rotta preferita non è più quella che passa direttamente dall'Egitto, ma quella che attraversa la Libia. Nel 2021 più di 26.500 egiziani sono stati fermati al confine libico, secondo la Commissione Ue.

L'accordo tra Bruxelles e Il Cairo "mira ad aiutare le guardie costiere e di frontiera egiziane a ridurre la migrazione irregolare e la tratta di esseri umani lungo il confine e prevede l'acquisto di apparecchiature di sorveglianza come navi di ricerca e soccorso, telecamere termiche e sistemi di posizionamento satellitare", scrive la Reuters. La prima fase del programma prevede lo stanziamento di 23 milioni di euro e sarà attuata con il supporto dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e dalla Civipol, un'agenzia del ministero degli Interni francese, e dovrebbe includere la fornitura di quattro navi di ricerca e soccorso, ha affermato Laurent de Boeck, capo dell'ufficio dell'Oim in Egitto.

La Commissione Ue sottolinea che finora l'Egitto ha affrontato la migrazione irregolare “prevalentemente da una prospettiva di sicurezza, a volte a scapito di altre dimensioni della gestione della migrazione, compresa la protezione basata sui diritti di migranti, rifugiati e richiedenti asilo”. Il programma congiunto cercherà di sviluppare la capacità del ministero della Difesa egiziano e di altre parti interessate del governo e della società civile per applicare "approcci basati sui diritti, orientati alla protezione e sensibili al genere" nella gestione delle frontiere, assicura Bruxelles.

L'accordo con Il Cairo fa parte di una serie di programmi che l'Ue sta cercando di sviluppare con i Paesi del vicinato. Secondo la Commissione, l'Egitto sperimenterà "flussi intensificati" di migranti a medio e lungo termine a causa dell'instabilità regionale, dei cambiamenti climatici, dei cambiamenti demografici e della mancanza di opportunità economiche". 

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