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Venerdì, 19 Aprile 2024
Lo scandalo / Portogallo

Pedofilia nella Chiesa portoghese, 300 casi denunciati sono "solo la punta dell'iceberg"

Per la Commissione che si è occupata di fare luce sugli abusi sui minori le vittime sono molte di più di quelle di cui si è venuto a sapere

Ci sono stati "molteplici casi di abuso di bambini" nella Chiesa cattolica portoghese. Negli ultimi tre mesi la Commissione indipendente per lo studio degli abusi sessuali contro i bambini, istituita nel 2021 su decisione della Conferenza episcopale della nazione, ha raccolto 290 testimonianze che sarebbero però “solo la punta dell’iceberg” di quanto accaduto. Delle quasi 300 denunce solamente 16 sono arrivate al Pubblico Ministero, poiché tutte le altre sono state commesse più di 20 anni fa e non è più possibile avviare un procedimento legale.

"Ci sono stati molteplici casi di abusi sessuali su bambini e adolescenti in passato", ha detto alla conferenza stampa il capo del comitato, lo psichiatra infantile Pedro Strecht, spiegando che gli indizi raccolti fanno pensare a "molte più vittime". Le accuse di abuso provengono da persone nate tra il 1933 e il 2009. La maggior parte delle presunte vittime sono uomini e alcuni di loro sono stati abusati sessualmente già all'età di due anni. Tra loro ci sono persone con diversi livelli di istruzione, dalla scuola primaria al dottorato, e vivono in tutte le regioni del Paese. Il gruppo di esperti ha anche ricevuto rapporti di emigranti che vivono in Stati dell'Unione europea, nel Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Messico.

Molti di loro sono ancora giovani, ha sottolineato Ana Nunes de Almeida, sociologa all’Università di Lisbona e membro del comitato, notando che anche se l'abuso può essere accaduto più di 20 anni fa, se la vittima aveva meno di 10 anni, oggi ne ha 30 o meno. Gli abusi sarebbero avvenuti in situazioni come il catechismo, le scuole cattoliche, gli scout, i gruppi giovanili e altri. Secondo Strecht, "tutte le vittime erano in svantaggio fisico ed emotivo di fronte all'abusatore", perché erano bambini. Per quanto riguarda gli abusatori, "la maggioranza sono direttamente legati alla Chiesa, non sono laici che lavorano per la Chiesa". Tuttavia, la commissione non avanza ancora un numero di persone coinvolte.

Per lo psichiatra infantile e membro della commissione ci sono indicazioni di insabbiamento dei casi da parte dei vescovi. Per fare luce sulla vicenda sono state inviate richieste di interrogatorio a 21 vescovi portoghesi, di cui cinque non hanno fornito alcuna risposta. Finora si sono tenuti 11 colloqui, uno è previsto per mercoledì 13 aprile e altri quattro devono ancora essere programmati.

I membri del comitato hanno sostenuto di aver riscontrato difficoltà nel raggiungere il "Portogallo profondo". Oltre alle “campagne pubblicitarie" e alle interviste nei giornali o nelle radio locali, sono state inviate lettere personalizzate a tutti i Comuni del Paese, ma con l'eccezione dei consigli più "proattivi" come Lisbona, Porto e Funchal, il livello di risposta è stato "molto basso", ha detto Nunes de Almeida. La commissione indipendente è stata istituita, su decisione della Conferenza episcopale portoghese, nel novembre 2021 per realizzare uno studio sugli abusi sessuali contro bambini e adolescenti (da 0 a 18 anni di eta') all'interno della Chiesa cattolica portoghese.

Il gruppo di esperti è composto da cinque persone provenienti da diverse aree di competenza, più un osservatore esterno, la sua composizione però potrebbe in futuro ampliarsi con altre figure professionali. La commissione, che ha un proprio sito web e una linea telefonica, fa affidamento sulle presunte vittime che si fanno avanti, ma anche sull'accesso ai file storici delle diocesi. Sperano di presentare il rapporto entro la fine di quest'anno.

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