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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"No ai pasti ai bambini poveri per Natale", il campione Rashford sconfitto dal 'frugale' Johnson

L'attaccante del Manchester chiedeva che i buoni per gli studenti più bisognosi venissero dati anche durante le feste, ma la maggioranza conservatrice ha bocciato la proposta

Con il suo gol all'87esimo Marcus Rashford ha permesso la vittoria del suo Manchester United contro il Paris Saint Germain nel girone di Champion League, ma ieri il 22enne attaccante della nazionale inglese ha perso una partita più importante: quella per assicurare un pasto a tutti bambini poveri delle scuole inglesi.

Il giocatore è da mesi sta portando avanti una campagna per far pressione sul governo di Boris Johnson affinché il buono che viene concesso agli studenti più svantaggiati venga assicurato anche per i periodi di festa. Lo scorso giugno, dopo aver aiutato a raccogliere circa 20 milioni di sterline per sostenere le famiglie in difficoltà nei giorni più critici dell’epidemia, con un editoriale sul Times aveva chiesto al governo di non sospendere i buoni durante i mesi estivi, viste le ripercussioni che l’epidemia ha avuto sulle famiglie già in difficoltà. La battaglia era stata sostenuta anche dal Labour e alla fine, visto il grande consenso nella società, anche i conservatori inizialmente contrari si erano convinti e il provvedimento era stato approvato ai Comuni.

Ma la sua battaglia non si è fermata lì e da tempo il giocatore premeva perché si faccia lo stesso anche con le prossime feste scolastiche, compreso il Natale. Ma stavolta l'Aula di Westminster gli ha detto di no, nonostante la petizione al Parlamento da lui lanciata ha raggiunto in pochi giorni oltre 300mila sottoscrizioni. Una mozione, presentata dal Labour, per assicurare ai 1,4 milioni di bambini svantaggiati in Inghilterra buoni da 15 sterline a settimana durante le vacanze fino a Pasqua 2021 è stata respinta dala maggioranza Tory con 322 voti contrari e 261 favorevoli.

Prima del voto il giocatore aveva chiesto di “non voltare le spalle si bambini più vulnerabili”, scatenando un dibattito social a cui hanno partecipato anche due deputati Tory. “Nessuno volterà le spalle ed è sbagliato suggerire che qualcuno lo farebbe”, ma “ma se l'economia e la valuta crollano, i poveri saranno devastati”, gli ha risposto l'ex ministro per la Brexit, Steve Baker, difendendo la linea contraria all'intervento perché avrebbe a suo avviso caricato troppo le casse dello Stato. In estate il provvedimento era costato circa 126 milioni di sterline, una cifra non molto alta se si pensa che durante la crisi sono già stati investiti 210 miliardi. In Galles e Scozia i governi hanno deciso di sostenere il provvedimento.

"Un numero significativo di bambini andrà a letto questa sera non solo affamati, ma sentendosi come se loro nno fossero importanti a causa dei commenti che sono stati fatti oggi", ha scritto il gioratore su Twitter commentando il dibattito ai Comuni e aggiungendo: "Non ho l'istruzione di un politico, ma ho un'educazione sociale dopo aver vissuto tutto questo in prima persona e aver trascorso del tempo con le famiglie e i bambini più colpiti".

Un'analisi del thinktank della Food Foundation, pubblicata come parte della campagna di Rashford per porre fine alla povertà alimentare infantile, stima che ben 900mila bambini in più hanno chiesto pasti scolastici gratuiti, in aggiunta agli 1,4 milioni che già li chiedevano, a dimostrazione che la crisi del Covid- 19 sta colpendo fortemente i redditi familiari.

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