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Venerdì, 19 Aprile 2024
La polemica / Germania

"Israele colpevole dell'Olocausto dei palestinesi", la frase di Abbas scatena polemiche in Germania

Sotto accusa il cancelliere Scholz per non aver condannato immediatamente le dichiarazioni del leader della Palestina

Imbarazzo sull'asse Berlino-Gerusalemme per il cancelliere Olaf Scholz. Il capo del governo tedesco è stato travolto dalle polemiche in Germnia per non aver condannato in modo netto le parole del presidente palestinese Mahmoud Abbas, che nel corso di una conferenza stampa congiunta con Scholz ha accusato Israele di aver perpetrato un olocausto nei confronti del suo popolo.

Ad Abbas era stato chiesto se intendesse scusarsi per l'attacco terroristico delle Olimpiadi di Monaco del 1972, perpetrato da un gruppo militante palestinese. Abbas ha eluso la domanda, sostenendo invece che Israele ha inflitto "50 olocausti" alla Palestina dal 1947. “Se vogliamo scavare più nel passato, sì, per favore, ho 50 massacri che sono stati commessi da Israele. Che sono stati registrati anche in documentari... 50 massacri, 50 olocausti, e fino ad oggi ogni giorno abbiamo persone morte uccise dall'esercito israeliano", ha dichiarato il presidente palestinese. Scholz non ha risposto prontamente e la conferenza stampa è stata interrotta subito dopo queste dichiarazioni con una stretta di mano tra i due. Solo pochi minuti prima, il leader tedesco aveva rifiutato l'uso da parte di Abbas del termine "apartheid" per descrivere la politica israeliana in Palestina. All'affermazione successiva, gli è mancato lo stesso tempismo.

"Per noi tedeschi in particolare, qualsiasi banalizzazione dell'Olocausto è intollerabile e inaccettabile", ha dichiarato solo più tardi Scholz al tabloid Bild.Ma iIl danno della sua mancata risposta in diretta era già fatto. L'opposizione lo ha attaccato duramente: “Il cancelliere avrebbe dovuto contraddire senza mezzi termini il presidente palestinese e avrebbe dovuto chiedergli di lasciare la conferenza”, ha detto Friedrich Merz, leader della Cdu. Le polemiche sono uscite dai confini della Germania. "Scholz fa una smorfia ma tace", ha scritto il Times of Israel in un titolo, mentre il primo ministro israeliano Yair Lapid ha accusato Abbas di aver provocato "non solo una disgrazia morale, ma una mostruosa bugia" per aver fatto i commenti "sul suolo tedesco", aggiungendo che "la storia non lo perdonerà mai", dato che 6 milioni di ebrei sono stati uccisi nell'Olocausto compiuto dalla Germania nazista.

Solo mercoledì mattina Scholz ha provato a rimediare tramite un tweet, parlando di “disgusto” per le dichiarazioni di Abbas. Adesso il campo di battaglia si è spostato nelle sedi diplomatiche. Steffen Hebestreit, portavoce di Scholz, che si è preso la colpa dell'incidente, ha precisato che la Cancelleria ha convocato il capo della missione palestinese a Berlino per trasmette in modo inequivocabile che il commento di Abbas era “imperdonabile”. È intervenuta persino l' ex cancelliera Angela Merkel, che in una rara dichiarazione alla  Bild ha detto che Abbas aveva fatto un "tentativo di relativizzare la singolarità dei crimini di civiltà commessi dalla Germania durante l'era nazista, mettendo direttamente o indirettamente lo Stato di Israele allo stesso livello della Germania durante il nazismo”, concludendo che la Germania non tollererà mai tali tentativi.

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