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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Non tutto è andato storto nel 2020: ecco le buone notizie che forse ci sono sfuggite

Dall'eradicazione della poliomielite in Africa, all'aumento della parità di genere e al salvataggio dall'estinzione di decine di animali a rischio

Quando un giorno ci guarderemo indietro faremo veramente fatica a trovare un motivo per gioire del 2020. Eppure in questo anno così terribile a causa della pandemia di coronavirus che a sconvolto le vite di tutti, ci sono state anche delle notizie positive, a partire da quella della scoperta e dell'autorizzazione in tempi record del vaccino per il Covid-19. Ma le buone notizie sono state anche altre, anche se sono passate in sordina. Il sito PositiveNews ne ha raccolte alcune.

Inventato un occhio artificiale 3d

A giugno è stato presentato il primo occhio artificiale sferico al mondo con una retina 3D che dà speranza ai pazienti con disabilità visiva di poter riacquistare la vista. Un team internazionale guidato da scienziati dell'Università di Scienza e Tecnologia di Hong Kong (HKUST) ha sviluppato l'occhio e afferma che le sue capacità sono migliori degli occhi bionici esistenti e in alcuni casi superano persino quelle dell'occhio umano.

Aumenta l'uguaglianza di genere

Il rapporto World’s Women 2020 delle Nazioni Unite, pubblicato a ottobre, ha rilevato che la rappresentanza delle donne in parlamento è più che raddoppiata a livello globale, raggiungendo il 25% dei seggi nel 2020. Inoltre ora ci sono 20 paesi con una donna capo di stato o di governo, rispetto ai 12 nel 1995. Anche dal punto di vista della salute ci sono buone notizie e l'Onu afferma che "il rischio di morte al parto è stato ridotto a livello globale del 38% tra il 2000 e il 2017, con la maggiore riduzione ottenuta nell'Asia meridionale (riduzione del 59%)".

Quarantotto specie salvate dall'estinzione

A settembre è stato annunciato che fino a 48 specie di uccelli e mammiferi sono state salvate dall'estinzione grazie agli sforzi internazionali di conservazione dal 1993. Tra queste l'Ibis crestato asiatico, il pappagallo dalle orecchie gialle, il corvo hawaiano, il piovanello dal becco a cucchiaio, il lupo rosso, il furetto dai piedi neri e il maiale pigmeo.

L'Africa è stata dichiarata libera dalla poliomielite

L'Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato la storica eradicazione dalla poliomielite dall'Africa ad agosto, dopo decenni di lavoro da parte della Global Polio Eradication Initiative, dei governi e dei partner. L'annuncio è arrivato quando il virus è stato finalmente eliminato in Nigeria. L'Africa Regional Certification Commission, un task group nominato dall'Oms per eradicare la malattia, ha certificato il continente libero dalla polio selvaggia quattro anni dopo l'ultimo caso registrato. La poliomielite colpisce tipicamente i bambini sotto i cinque anni e può portare alla paralisi e talvolta anche alla morte. Non esiste una cura, ma il vaccino antipolio offre l'immunizzazione per tutta la vita. Nel 1996, circa 75mila bambini in Africa sono stati paralizzati dalla polio selvaggia, provocando un programma di vaccinazione lanciato da Nelson Mandela.

La Scozia ha reso gli assorbenti gratuiti per tutte le donne

La Scozia ha fatto la storia a novembre diventando la prima nazione al mondo a garantire un accesso gratuito e universale ai prodotti per l'igiene intima femminile durante il ciclo. il governo di Edimburgo ha parlato di "svolta per la parità di genere", sostenendo che "nessuna donna deve affrontare l'umiliazione di usare materiali inadatti per nascondere il ciclo mestruale".

Boom di nascite di elefanti e gorilla

Il Kenya ha riferito ad agosto che la sua popolazione di elefanti è più che raddoppiata da 16mila nel 1989 a 34mila oggi. Anche il numero di elefanti uccisi dai bracconieri è notevolmente diminuito rispetto agli anni precedenti: ne sono stati segnalati solo sette nel 2020, rispetto ai 34 del 2019 e agli 80 del 2018. L'Uganda invece ha segnalato un baby boom dei gorilla. I gorilla di montagna, specie a rischio, si sono riprodotti nel Paese in numeri "senza precedenti", secondo gli ambientalisti del Bwindi Impenetrable Forest National Park. A settembre hanno annunciato che sette bambini cuccioli erano nati lì fino nel 2020, più del doppio del numero di tutto il 2019.

Kazakistan 88esima nazione a impegnarsi ad abolire la pena di morte

Il Kazakistan ha aderito a un protocollo internazionale sull'abolizione della pena di morte a settembre, diventando l'88esima nazione firmataria. Marie Struthers, direttrice di Amnesty International per l'Europa orientale e l'Asia centrale, ha affermato che si tratta di una notizia incoraggianti, plaudendo alla "famiglia di nazioni in continua crescita che si sono lasciate dietro questa vergognosa punizione".

Le morti causate dal terrorismo sono diminuite per il quinto anno consecutivo

Il Global Terrorism Index ha riportato che le morti per terrorismo sono diminuite per il quinto anno consecutivo nel 2020. Il numero di morti causate dal terrorismo è ora diminuito del 59% dal 2014, a 13.826. I ricercatori hanno anche scoperto che la situazione per quanto riguarda il fenomeno è migliorata in 103 Paesi, il numero più alto di nazioni a registrare un miglioramento su base annuale da quando è stato lanciato l'indice.

L'Arabia Saudita e la Palestina hanno vietato i matrimoni precoci

L'Arabia Saudita ha vietato i matrimoni precoci nel 2020, rendendo i 18 anni l'età minima per sposarsi. In questo modo si cerca di combattere il fenomeno delle spose bambine, spesso date in matrimonio contro la propria volontà. Nel 2019, il governo aveva vietato i matrimoni per i bambini di età inferiore ai 15. Prima di allora, non c'erano limiti di età per il matrimonio per ragazzi e ragazze. Il nuovo divieto ha però una scappatoia: gli adolescenti di età inferiore ai 18 anni possono ancora sposarsi se ottengono l'approvazione da un tribunale speciale. Anche Palestina anche vietato matrimonio precoce nel 2020, mentre il Bangladesh ha registrato progressi in materia. La percentuale di ragazze che si sono sposate prima dei 18 anni è scesa dal 64 per cento nel 2010 a poco più del 50 per cento di oggi, secondo una ricerca condotta da Unicef.

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