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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute / Spagna

In Spagna si potrà abortire a 16 anni senza il permesso dei genitori

È quanto prevede la proposta di legge del governo Sanchez. Tra le misure anche sanzioni penali per chi si affida alla maternità surrogata

Il governo spagnolo vuole consentire alle ragazze di 16 e 17 anni di ricorrere all’interruzione di gravidanza senza il consenso dei genitori, un'opportunità finora prevista solo per le maggiorenni. La bozza della nuova legge, alla quale ha avuto accesso Cadena SER, una nota radio spagnola, verrà presentata il prossimo martedì al Consiglio dei Ministri.

La proposta di legge è molto ampia e oltre a permette alle ragazze con più di 16 anni di ricorrere all’aborto senza ottenere il permesso dei genitori, riconosce la maternità surrogata come violenza contro le donne, vieta la pubblicità delle agenzie di intermediazione e autorizza i tribunali spagnoli a perseguire le coppie che si rivolgono a un Paese straniero per portare a termine il processo. Nel testo si legge che "il nostro Paese deve lanciare un messaggio forte nel senso di riconoscere questa pratica come una grave forma di violenza riproduttiva, e adottare misure nel campo della prevenzione e del perseguimento penale, al di là dei nostri confini".

La Corte Costituzionale spagnola, ricorda Abc, si è pronunciata il mese scorso contro i contratti firmati tra madre surrogata e genitori che surrogano la gestazione. L'Alta Corte ha stabilito che questi contratti sono nulli perché violano i diritti fondamentali della donna surrogata e del figlio surrogato, e conclude che il riconoscimento del rapporto di filiazione con la madre non biologica deve essere ottenuto attraverso l'adozione.

A parte la novità della maternità surrogata, riporta El Pais, la bozza ottenuta da Cadena Sur conferma ciò che era stato anticipato lo scorso febbraio da Irene Montero, ministra dell’Uguaglianza che, in seno alla Commissione per l'Uguaglianza del Congresso dei Deputati, aveva dichiarato che la nuova legge mirava a garantire che "qualsiasi donna che decida di abortire debba poterlo fare senza alcun ostacolo o pregiudizio".

La proposta elimina l'obbligo per le donne che desiderano interrompere la gravidanza di avere un periodo di riflessione di tre giorni dopo aver richiesto l'intervento e regola l’obiezione di coscienza e, una volta che la legislazione verrà approvata, tutti gli ospedali pubblici con un servizio di ginecologia e ostetricia saranno obbligati a garantire la presenza di professionisti in grado di praticare l'aborto e di medici non obiettori di coscienza, al fine di garantire l'assistenza medica alle donne che vogliono interrompere la gravidanza.

Inoltre, le donne avranno il diritto di decidere il metodo di interruzione della gravidanza e il centro medico dovrà fornite le informazioni necessarie e che venga indirizzata all'ospedale come procedura di emergenza e senza ulteriori ostacoli. La nuova legge includerà anche altre misure, come il "diritto alla salute mestruale". Verrà regolamentato il congedo per i dolori mestruali, che potrà essere esteso a tre giorni, e verranno forniti gratuitamente prodotti per l'igiene alle detenute o alle donne in situazione di precarietà. Anche l'Iva su questi articoli verrebbe eliminata. 

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